CAN D e CON Dil
Si apre a Lazise, in provincia di Verona, il novembre di stage congiunti di CAN D e CON Dil con l’obiettivo di incontrare in diversi concentramenti arbitri, assistenti e osservatori: primo appuntamento per coloro che provengono da CPA Bolzano e Trento, da Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Sardegna e Veneto.
L’incontro si è aperto per arbitri e assistenti con una seduta atletica mattutina di scarico curata dal Responsabile del Modulo Preparazione Atletica Gilberto Rocchetti con la collaborazione del Componente Ismaele Morabito e di Luigi Gianturco del Modulo Biomedico del Settore Tecnico. Contemporaneamente in aula il Responsabile della CON Dil Luca Gaggero ha aperto i lavori con gli osservatori: “Vi viene richiesto di essere semplici nell’esposizione, chiari e concreti. Prediligete un linguaggio diretto cercando di presentare all’arbitro una serie di fotografie che portano alla determinazione della valutazione della prestazione”, ha detto Luca Gaggero prima di lasciare la parola al Componente Enzo Meli per un’analisi regolamentare incentrata sui quadri della relazione che gli osservatori sono chiamati a compilare al termine della gara. L’approfondimento degli episodi è stato curato dal Componente Coordinatore Riccardo Camiciottoli che ha presentato agli osservatori presenti diverse clip sottolineando l’importanza della coerenza e precisione nel relazionare gli episodi. “Il colloquio rappresenta un momento fondamentale per la crescita tecnica dell’arbitro”, ha detto il Componente CON DIl Roberto Massaroni proponendo la corretta conduzione della disamina con la terna. Nel corso della mattinata ha preso parte l’intera Commissione con il Coordinatore Dino Tommasi e i Componenti Antonino Alesi, Gianluca Baciga, Lorenzo Bonello, Donato Caldarulo, Valerio Caroleo, Luca Cavanna, Carmelo Ciccone, Vincenzo Fiorenza, Alessandro Masini, Alberto Ramaglia e Maurizio Sassu.
“Per la prima volta dalla creazione delle CON abbiamo il piacere di vivere un raduno congiunto e condiviso - ha spiegato il Responsabile della CAN D Alessandro Pizzi dando il benvenuto in aula ad arbitri, assistenti e osservatori al termine dei lavori della mattinata. “Gli osservatori sono liberi nel proprio giudizio, ma oggi, come anticipato a Sportilia, hanno la possibilità di ascoltare le disposizioni tecniche della CAN D per affinare e perfezionare le capacità valutative della prestazione” ha spiegato Luca Gaggero andando ad analizzare l’andamento delle prime giornate.
All’incontro hanno preso parte anche i Presidenti regionali e i Componenti regionali responsabili degli assistenti e degli osservatori. “La grande sinergia con i CRA ha permesso lo scorso anno di far esordire in Serie D molti assistenti: questa opportunità rappresenta un importante tassello e un grande valore aggiunto nella crescita tecnica” ha spiegato Alessandro Pizzi sottolineando quanto sia fondamentale parlare tutti la stessa lingua veicolando le medesime disposizioni.
“Questo è il primo di quattro incontri suddivisi sul territorio nazionale - ha detto il Componente del Comitato Nazionale Antonio Zappi -. L’Associazione crede in voi ed ha massima fiducia: cerchiamo di investire in termini tecnici e organizzativi per permettere a tutti voi una crescita costante e continua che passa attraverso un duro lavoro quotidiano. Il Comitato Nazionale vi è realmente vicino in questo percorso”. In questi primi mesi dieci Sezioni hanno ospitato altrettanti stage formativi per i 120 arbitri neo immessi ai quali si sono aggiunti circa 300 arbitri regionali. “Dobbiamo ricordarci che dietro ad ogni gara c’è un grande lavoro da parte delle Commissioni che operano secondo una programmazione definita e un lavoro meticoloso - ha detto Alberto Zaroli, Componente del Comitato Nazionale -. È indispensabile continuare a lavorare come una grande squadra perché i risultati si raggiungono insieme. Quello di ognuno di voi è un percorso che a volte può essere complicato e può avere alti e bassi: la forza di volontà vi permette di superare le difficoltà e vi permettere di vivere al meglio la vostra esperienza”.
Il Vice Responsabile del Settore Tecnico Renato Faverani ha proposto un lavoro finalizzato alla corretta valutazione del fuorigioco con particolare attenzione alla tipologia della giocata del difendente partendo dalle ultime linee guida diffuse dall’IFAB in materia. “Approfondire i parametri che portano all’identificazione della giocata e familiarizzare con essi è fondamentale per permettere di creare degli automatismi che, all’interno del terreno di gioco, possano essere di aiuto nella valutazione” ha spiegato Renato Faverani proponendo numerosi video didattici sul tema. I lavori sono proseguiti con la collaborazione dei Componenti CAN D Stefano Braschi, Andrea Crispo, Paolo Dondarini, Simone Manzini, Simone Ponzalli, Alessandro Varriale e Mirko Zannier.
“La corretta gestione della gara vi permette di fare la differenza sul piano tecnico e disciplinare affinando la lettura degli eventi - ha detto Alessandro Pizzi andando ad approfondire l’importanza di capire sin da subito la gara che si sta dirigendo -. Cercate di impostare la partita sin dai primissimi minuti: attendere il modificarsi degli equilibri è rischioso. Inoltre, è fondamentale riuscire ad affrontare al meglio i calciatori carismatici creando il feeling più corretto a seconda degli accadimenti e mantenendo grande autocontrollo. – e, concludendo - Vi chiediamo di continuare a lavorare in team collaborando e comunicando al meglio: siate affiatati e ricordatevi il valore della squadra”. Anche Luca Gaggero ha salutato i presenti: “Agli osservatori il compito di valutare le prestazioni gara dopo gara cercando di valorizzare le qualità dimostrate”.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)