CAN D e CON Dil
Si conclude a Perugia il ciclo di stage formativi autunnali iniziato nel precampionato a Sportilia per la Commissione Arbitri Nazionale D e la Commissione Osservatori
Nazionale per Arbitri CAN D, con un incontro nell’Auditorium della Lega Nazionale Dilettanti del capoluogo umbro tra arbitri, assistenti e osservatori in forza agli organici
citati.
Dopo un allenamento sul campo per arbitri e assistenti, i lavori sono iniziati in aula con gli osservatori. Il raduno è iniziato con le parole di Luca Gaggero, Responsabile CON
DIL, che ha mostrato le statistiche delle Stagioni Sportive 21/22 e 22/23 con particolare riferimento alla prima parte della stagione, per poi proseguire con interventi mirati alla
formazione degli osservatori, grazie alle preziose parole dei Componenti CON DIL Maurizio Sassu, Vincenzo Fiorenza, Riccardo Camiciottoli e Alberto Ramaglia. I temi
trattati riguardano la redazione delle relazioni, in merito a cui è emersa la necessità di chiarezza e sinteticità, l’importanza della conoscenza del regolamento e la gestione del
colloquio, in cui l’osservatore deve essere pronto a supportare le proprie valutazioni in caso di confronto.
Nel pomeriggio, il raduno è stato aperto anche per gli arbitri e gli assistenti dal Responsabile CAN D Alessandro Pizzi e dal Presidente del Comitato Regionale Arbitri
Umbria Nicola Fraschetti che ha espresso il proprio ringraziamento per questi incontri che offrono anche ai Componenti regionali l’occasione, in quanto formatori, di essere
formati. Segue poi il saluto di Luca Gaggero, che ribadisce la forte collaborazione tra CAN D e CON DIL affermando: “Noi siamo a disposizione degli allenatori (intendendo
commissione CAN D): “cerchiamo la qualità, e di passare alla CAN D un pool di prestazioni di categoria superiore”.
Il raduno prosegue con un primo modulo dedicato alla Circolare 1 della Stagione corrente in merito alla distinzione giocata/deviazione con riferimento alla regola 11,
grazie anche all’intervento del Settore Tecnico, rappresentato dal Vice Responsabile Luca Ciancaleoni.
Dopo una presentazione del lavoro di analisi dei video svolto dai Componenti della Commissione CAN D tra cui Valentina Finzi e Mirko Zannier, che ne ha sottolineato
l’importanza per “portare le decisioni dalla testa alla pancia, vedendo migliaia di filmati”,questi sono stati esaminati insieme ai presenti in aula, grazie al supporto del Settore
Tecnico.
Segue poi l’intervento di Carlo Pacifici, Componente del Comitato Nazionale, che ha sottolineato la rilevanza di tali incontri “Questo è un momento importante per
l’Associazione, questo riunirsi per parlare di tecnica. La linea e la guida tecnica deve essere comune che ci fa parlare la stessa lingua per poi percorrere strade parallele, ma
diverse. L’arbitro deve fare bene la sua partita e l’osservatore deve valutare bene la prestazione dell’arbitro”. In questo contesto, Carlo Pacifici ha anche definito arbitri,
assistenti e osservatori come “ricercatori” delle proprie capacità, delle proprie mancanze e di ciò che può portare ad una crescita, qualunque sia il ruolo rivestito.
Grazie all’analisi di ulteriori filmati, sono stati affrontati dai Componenti CAN D Valentina Finzi e Michele Giordano i moduli successivi del raduno, in tema di Team work,
uniformità di intervento e Match Management. Agganciandosi agli episodi, Alessandro Pizzi ha puntualizzato il ruolo fondamentale del lavoro di squadra, soprattutto in una
prospettiva futura, in cui l’uso della tecnologia della CAN C non può essere d’aiuto in mancanza di un buon funzionamento della terna arbitrale.
Chiudono il raduno le parole di Alessandro Pizzi, ancora una volta improntate allo spirito di collaborazione e di unione del gruppo: “Il successo non è solo negli 11 esordi in serie
D, ma il successo è di tutti”. Successivamente Luca Gaggero aggiunge: “Spero che sia passato il messaggio che le due commissioni sono separate, però qui si lavora in
sinergia, ognuno per la propria strada ma insieme”.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)