Andrea Felis a TG Sport Speciale su Rai Due: "Quella della violenza è una partita che si può vincere"

Andrea Felis a TG Sport Speciale su Rai Due:

"La domenica successiva sono tornato subito in campo perchè bisognava dare il messaggio che noi arbitri non ci facciamo abbattere". Così Andrea Felis, giovane arbitro della Sezione di Torino vittima nel 2021 di un'aggressione durante una partita di Prima Categoria, ha raccontato a Rai Due la sua esperienza. L'occasione è stato uno Speciale di Tg Sport, condotto da Marco Franzelli e dedicato alla violenza nello sport, andato in onda in occasione della Giornata Europea contro le Molestie.

Andrea Felis, intervistato dalla giornalista Alessandra D'Angiò, ha parlato di quella giornata e di come non gli abbia comunque tolto la passione per l'arbitraggio. "All inizio è difficile da metabolizzare, perchè uno non si aspetta che possano accadere queste cose - ha raccontato - ma poi la sera sono andato a letto sereno grazie ai miei amici arbitri che erano sono venuti a casa a trovarmi. Fa bene sapere che intorno ci siano persone che non ci lasciano mai soli, grazie anche all'Associazione Italiana Arbitri che mi è stata molto vicina. Non provo rancore verso nessuno, come fa male a me immaginio faccia male anche a lui (l'allenatore reo della violenza n.d.a.) rivedere l'episodio perchè immagino che abbia capito di aver sbagliato. La passione rimane anche perchè non dobbiamo darla vinta a questi episodi e bisogna tornare in campo più forti di prima. Quella della violenza è una partita che si può vincere sensibilizzando l'ambiente calcistico, avvicinando tifosi e calciatori alla figura dell'arbitro e facendoli mettere nei nostri panni, quindi vedendo il calcio dalla nostra prospettiva. In questa maniera magari possono sentire le emozioni che proviamo e perchè prendiamo una decisione, giusta o sbagliata che sia, per fargli soprattutto capire che gli arbitri non sono mai in malafede, ma che possono sbagliare così come sbagliano i calciatori".

In chiusura di intervista un bel messaggio, che rappresenta bene il modo di pensare degli arbitri: "Il mio sogno? Fare bene la partita di domani".

La storia è stata commentata dagli ospiti in collegamento e in studio, tra cui il Vice Presidente Vicario del CONI Silvia Salis che ha ricordato che "Dalla fine dello scorso anno chi commette questi atti non può operare all'interno nel mondo dello sport in generale e non solo nella sua Federazione di appartenenza. Questo è un passo avanti importante".

Clicca QUI per vedere la video intervista integrale andata in onda su Rai Due.

(nelle fotografie alcuni momenti della trasmissione)

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(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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