Antonio Zappi al Raduno del Settore Tecnico: “Siete gli insegnanti della nostra Associazione”

Antonio Zappi al Raduno del Settore Tecnico: “Siete gli insegnanti della nostra Associazione”

Tutto ruota attorno alla tecnica: la conoscenza regolamentare è la base di partenza per raggiungere i traguardi prefissati” ha detto il Componente del Comitato Nazionale Antonio Zappi intervenendo allo stage del Settore Tecnico in corso a Bologna. “Vi è richiesto di fare formazione tecnica e formazione valoriale perché siete gli insegnanti della nostra Associazione: attraverso la vostra esperienza e attraverso la vostra conoscenza siete nelle condizioni di raggiungere arbitri, assistenti e osservatori a tutti i livelli – ha proseguito Antonio Zappi – Ricordate che formare gli arbitri del futuro significa creare prospettive di successo per l’AIA: in ciò che fate siate forti di questa consapevolezza”.

Nel corso dello stage i lavori tecnici sono proseguiti con l’approfondimento dei cosiddetti ‘challenges’. “E’ ormai imprescindibile la capacità di analisi delle situazioni di gioco ed è richiesto di capire di calcio” ha detto la Responsabile del Modulo ‘Talent e Mentor’ Valentina Garoffolo spiegando che “Guardare partite, informarsi e andare a vedere gare di altri colleghi rappresentano fattori importanti nella crescita tecnica dei giovani arbitri: va incoraggiato questo atteggiamento propositivo. Nella valutazione dei contatti bisogna considerare alcuni parametri che possono essere d’aiuto come, ad esempio, l’individuazione di chi sta giocando il pallone, di chi inizia il contatto, di qual è il punto di contatto e con quale intensità questo avviene”. Nell’analizzare i contrasti è stata attribuita particolare attenzione all’uso improprio delle braccia: “Gli interventi con le braccia sono tra i più insidiosi” ha detto Valentina Garoffolo “Se non rilevati e sanzionati con la giusta tempestività possono generare un innalzamento repentino del tono agonistico della gara”.

Il Componente della CON Dilettanti Vincenzo Meli ha curato un approfondimento legato alla valutazione dei tocchi di mano. “L’argomento negli anni ha meritato diverse interpretazioni regolamentari proposte dall’IFAB: si è evoluto il modo di considerare i tocchi ‘mano-pallone’ – ha spiegato nel suo intervento – La valutazione della punibilità può essere talvolta spinosa, ma è importante avere delle radicate basi regolamentari per guidare l’interpretazione. Con senso di responsabilità è importante farsi promotori del Regolamento ad ogni livello”.

Il vero valore delle decisioni in materia di punibilità del fuorigioco è dato dalla motivazione che porta all’infrazione” ha detto il Vice Responsabile del Settore Tecnico Gianluca Vuoto introducendo i lavori specifici sul fuorigioco. “Nella vostra attività formativa dovete riuscire a trasmettere l’importanza di capire il perché della punibilità: è fondamentale il percorso decisionale uniformando il metodo. Il Regolamento ben definisce le tre fattispecie di punibilità e su quelle bisogna costruire la valutazione: interferire con il gioco, interferire con l’avversario o trarre vantaggio” ha spiegato Gianluca Vuoto. “Vanno anche analizzate le modalità con cui gli assistenti affrontano la decisione - ha detto Renato Faverani, Vice Responsabile del Settore Tecnico - La postura è fondamentale: un assistente di qualità riesce a spostarsi in maniera funzionale a ciò che sta avvenendo sul terreno di gioco”.

Le valutazioni tattiche dei falli (con distinzione tra DOGSO e SPA) sono state approfondite dal Vice Responsabile del Settore Tecnico Giancarlo Bolognino e da Carina Vitulano Coordinatrice del Modulo Women Project. “Leggere l’azione, affinare l’intuizione tattica e riuscire ad anticipare gli accadimenti diventa di notevole aiuto per preparare la decisione – ha detto Carina Vitulano – Stimoliamo gli arbitri ad avere sempre sotto controllo ciò che può succedere all’interno del terreno di gioco: fondamentale essere uno ‘step avanti’. Giancarlo Bolognino ha sottolineato ancora una volta l’importanza di basare le proprie decisioni su ciò che dispone il Regolamento: “Bisogna saper ben distinguere un’azione d’attacco che molto probabilmente porterà ad una rete da una che potrebbe essere potenzialmente pericolosa. In un lavoro didattico vanno stimolate le ragioni che supportano una o l’altra decisione”.

Sono proseguite le analisi delle gare proposte per gli OA Day sezionali: il Vice Responsabile del Settore Tecnico Luca Ciancaleoni con Marco Landucci, Responsabile del Modulo Regolamento, hanno proposto la corretta lettura delle prestazioni selezionate. “Cercate di lavorare con gli osservatori per far emergere punti di forza e aree di miglioramento” ha detto Luca Ciancaleoni. “Vanno stimolate le capacità dell’osservatore di saper cogliere le qualità di un giovane arbitro: anche se embrionali e come punto di partenza di un percorso di crescita, vanno sottolineate e utilizzate per farle diventare punti di forza per le gare successive” ha detto Marco Landucci.

Fate parte di un progetto importante e siete un tassello fondamentale nel percorso di crescita di arbitri, assistenti e osservatori. L’obiettivo è quello di essere sempre più dei formatori a servizio del calcio e della nostra Associazione. Ci viene richiesto di trasferire a tutti i livelli il Regolamento e ci viene richiesto di riuscire a stimolare gli arbitri a capire di calcio” ha detto il Responsabile Matteo Trefoloni concludendo il raduno ringraziando tutti i Componenti presenti, i Vice Responsabili, i Responsabili dei Moduli e il Coordinatore del Settore Tecnico Marco Falso. “La ragione per cui siamo qua è la formazione tecnica: sta a noi continuare a rappresentare nella maniera migliore possibile la conoscenza regolamentare sfruttando le peculiarità che ognuno di noi incarna. Siate consapevoli che siamo una parte importante nel futuro tecnico degli arbitri: viviamo questo compito con senso di responsabilità” ha detto in conclusione Matteo Trefoloni.

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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