CAN C
È iniziato nel primo pomeriggio di ieri il raduno mensile degli arbitri della CAN C, secondo incontro stagionale dopo lo stage precampionato di Sportilia di fine luglio, che si concluderà nel primo pomeriggio di domani. Per il Comitato Nazionale dell’AIA è presente il Componente Nicola Cavaccini.
L’evento è in corso presso il Complesso Olimpico ‘Giulio Onesti’ di Roma, dove i 92 fischietti appartenenti all’organico stanno svolgendo le consuete attività di perfezionamento tecnico e preparazione atletica. Ieri alle 15 sono stati sottoposti ai test atletici, a cui ha fatto seguito, nell’aula magna del Centro, la prima parte della didattica, supportata da match analysis.
Subito dopo i quiz sul Regolamento del calcio - somministrati dalla rappresentanza del Settore Tecnico dell’AIA, per cui era in aula, tra gli altri, il Coordinatore Marco Falso - il Responsabile della CAN C Maurizio Ciampi si è rivolto alla platea sottolineando l’importanza di avere a disposizione per ogni raduno alcuni Componenti della CON Prof, la Commissione degli osservatori che visiona arbitri e assistenti di Serie A, B e C: “Questo è uno spogliatoio e loro ne fanno parte, approfittatene”, ha detto Ciampi.
Il Componente Nazionale Nicola Cavaccini ha raccomandato il solito impegno massimale, per non deludere le aspettative delle società: “Le squadre si aspettano sempre la nostra massima professionalità. La conoscenza è importante, ma il confronto tra di noi è fondamentale”.
A seguire ha preso la parola Riccardo Tozzi, Componente della CON Prof, che, dopo aver portato i saluti del Responsabile Luigi Stella, ha posto l’attenzione sul fatto che una corretta prestazione arbitrale non sia definita solo dalla valutazione dei singoli episodi, “ma dall’analisi della partita nel suo insieme”.
Successivamente, Marco Landucci, Responsabile del Modulo Regolamento del Settore Tecnico, si è imbattuto in importanti precisazioni sulla Regola 11 del calcio, il Fuorigioco: attraverso la visione di alcuni episodi borderline, ha fornito i parametri per capire quando il calciatore difendente effettua una giocata o devia il pallone verso l’attaccante in posizione irregolare, da cui dipende la punibilità della posizione stessa.
I lavori si sono chiusi verso le 19:30 con l’esecuzione di alcuni videoquiz, la visione di situazioni di gioco e l’appunto su apposito modulo del provvedimento tecnico e disciplinare appropriato.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)