CAN D e CON Dil
Continua con spirito di condivisione tecnica il percorso iniziato la scorsa estate a Sportilia e che vede protagonisti gli organici CAN D e CON Dil che nel pomeriggio di giovedì 4 maggio hanno iniziato congiuntamente il Raduno Playoff presso il Park Hotel Villa Fiorita di Monastier, in provincia di Treviso. “Grazie per quello che avete fatto finora e per quello che farete sino al termine della stagione. È importante essere insieme qui per questo stage: l’osservatore è un vero e proprio coach per la terna arbitrale - ha detto Alessandro Pizzi, Responsabile della CAN D aprendo i lavori in aula -. Il team arbitrale è stato affiancato per tutte le gare di questa Stagione dall’osservatore: questo rappresenta un valore di crescita importante”. Il Responsabile della CON Dil Luca Gaggero ha voluto sottolineare che “Le due Commissioni lavorano fianco a fianco perché è importante avere direttive condivise, ma soprattutto è fondamentale ascoltare le stesse linee guida. Questo percorso condiviso non è scontato e rappresenta un valore importante”. Il Vice Responsabile del Settore Tecnico dell’AIA Renato Faverani ha quindi somministrato i quiz tecnici ai presenti.
“Un arbitraggio di qualità non può prescindere dalla performance atletica e di conseguenza la performance atletica rende a sua volta di qualità l’arbitraggio: è un parallelismo che qualifica il valore delle prestazioni” ha spiegato Alessandro Pizzi introducendo i lavori atletici presso il Campo Sportivo di Roncade, coordinati dai Componenti del Modulo Preparazione Atletica Ismaele Morabito – Referente per la CAN D -, Gianni Bizzotto, Maria Ispoto, e Alessandro Magro, dai Collaboratori Stefano Corrado, Piero Del Zoppo, Antonio Di Musciano e Giovanni Nonnato, dal Componente del Modulo Bio Medico Carlo Cappelli e dai Fisioterapisti Niccolò Serato e Valentino Zagheno.
Nella seconda parte del pomeriggio gli osservatori hanno lavorato separatamente con Luca Gaggero e con i Componenti della CON Dil: “L’obiettivo di questa Commissione è di continuare a fornire un servizio di qualità a beneficio della crescita tecnica di arbitri e assistenti - ha detto Gaggero che ha poi proseguito -. Allargando la forbice delle valutazioni numeriche si ricerca la qualità delle prestazioni: possiamo migliorare continuando questo percorso valutativo. Vi è richiesta una sempre maggiore capacità di analisi tecnica degli episodi per trasmettere al meglio il messaggio formativo”.
“Nessuno di noi è nato per fare l’arbitro di calcio. State facendo un percorso che deve viaggiare parallelo alla vostra vita privata. Non fate l’errore di fare dell’arbitraggio la vostra unica ragione di vita. Senza l’impegno e l’umiltà di imparare, senza degli obiettivi non raggiungerete la Serie A”: sono queste le parole con le quali ha aperto il suo intervento l’arbitro internazionale Daniele Orsato. “Serve correre, serve avere carattere, serve avere personalità: serve soprattutto che siate convinti di voi stessi e scommettiate su voi stessi, e non c’è miglior soddisfazione di aver dato tutto sé stesso e non avere rimorsi - ha continuato il fischietto della Sezione di Schio -. Mi auguro che andiate in campo con l’entusiasmo di dire: “Mi voglio divertire e fare bene questa partita per voi stessi, per le squadre e per il gruppo della CAN D”. Per crescere o vi affidate a chi ha esperienza o vi mettete a studiare. Non ci sono scuse e non dovete trovare scuse – ha concluso Orsato -. Confrontatevi e che sia un confronto vero, fatto per crescere e migliorare! Credete in voi stessi, senza alibi”.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)