Secondo appuntamento per l’Organico di CAN D, che dopo essersi ritrovata lo scorso sabato a Bari per il concentramento dell’area Sud, al Touring Hotel di Coccaglio, in provincia di Brescia, ha riunito arbitri e assistenti dell’area Nord.
“A gennaio nel giro di 48 ore abbiamo fatto una virata dalla modalità in presenza a quella online. Oggi ci ritroviamo insieme, dopo Bari, per continuare la nostra attività di formazione che è esemplare del concetto di top-down sul quale insieme al Settore tecnico stiamo lavorando - ha detto in apertura di lavori il Responsabile della CAN D Alessandro Pizzi, che ha accolto anche i Presidenti e alcuni delegati dei Comitati Regionali della Lombardia, della Sardegna, del Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Piemonte e Veneto e dei Comitati Provinciali di Bolzano e Trento -. Per noi ormai è diventata un’abitudine quella di lavorare con il territorio. La competenza di questa Commissione spesso viene data anche alle regioni, con diverse gare in delega. Ci avviciniamo ai novanta esordi in Serie D degli assistenti regionali”.
Dopo i quiz tecnici, il Responsabile del Settore Tecnico Matteo Trefoloni, accompagnato dai Vice Responsabili Giancarlo Bolognino, Renato Faverani e Gianluca Vuoto, ha iniziato la trattazione della parte tecnica sui temi di handball, uso improprio delle braccia e sul fuorigioco. “Quanto analizziamo – ha spiegato Trefoloni -, lo facciamo accrescendo la nostra conoscenza delle dinamiche del gioco del calcio. Dobbiamo provare a mettere gli episodi in caselle bianche o nere, eliminando le zone grigie. Bisogna prepararsi gli eventi, bisogna affrontarli sapendo reagire all’imprevisto. Il Responsabile della CAN Gianluca Rocchi dice sempre ai suoi arbitri che quando sono posizionati correttamente per poter valutare, il margine d’errore è quasi inesistente. Ed è proprio così. Molti gli episodi trattati, ma tanto dalle vostre clip quanto da quelle dei colleghi internazionali non traiamo esercizi teorici, ma esempi pratici”.
Il percorso della CAN D con la CON Dil prosegue quotidianamente – come più volte ricordato dai rispettivi Responsabili Pizzi e Stefano Calabrese -: in rappresentanza della Commissione che designa gli osservatori nelle Categorie Nazionali Dilettanti, i Componenti Gianluca Baciga, Marco Visigalli e Alessandro Varriale. Quest’ultimo ha parlato in rappresentanza della CON Dil: “I vostri raduni sono per noi momenti di crescita e formazione che trasferiremo poi agli osservatori che vengono a visionarvi in ogni gara. Avete il diritto e il dovere di cogliere al massimo quello che vi trasferisce l’osservatore: fatevi delle domande e fate delle domande. Dovete uscire dal colloquio con la consapevolezza della visione dell’osservatore, non con lo stesso punto di vista. Il pensiero che vi lasciamo è quello di non accontentarvi: fate sempre un passo in più di quello che vi serve per arrivare al vostro obiettivo. Ed è la stessa cosa che chiediamo anche ai nostri ragazzi”.
L’analisi tecnica è poi proseguita con l’analisi di episodi afferenti a diverse aree tematiche: Dino Tommasi ha trattato delle situazioni di challenges e management della gara, Mirko Zannier e Diego Roca hanno commentato insieme ad arbitri e assistenti le situazioni da calcio di rigore e il teamwork, Flaviano Lanciano ha approfondito invece il fuorigioco. Presenti per i lavori anche i Componenti della CAN D Simone Ponzalli, Simone Manzini, Massimiliano Rosi, Michele Giordano e Stefano Cassarà.
“Devo dirvi grazie per il vostro impegno, ma anche alla Commissione CAN D e alla CON Dil per quanto insieme state facendo – così, nel suo intervento, il Componente del Comitato Nazionale Alberto Zaroli –. L’impegno del Settore Tecnico poi è grandissimo: cercare la qualità equivalente nelle vostre prestazioni rispetto ai filmati che vengono esaminati non è cosa di poco conto. Si è parlato di teamwork: non è solo quello che fate voi arbitri e assistenti in campo, ma è quello che fa la nostra Associazione quotidianamente, insieme, come fanno CAN D, CON Dil, Settore Tecnico, Commissioni associative, Comitato Nazionale. E la nostra non è sola presenza nei Raduni Nazionali: siamo qui per capire quali sono le problematiche da risolvere insieme, perché i successi arrivano dalla condivisione delle diverse esperienze. E di questo gioco di squadra siete sempre più protagonisti voi: mettete a disposizione delle Sezioni la vostra esperienza tecnica e la passione che avete per l’AIA”.
A chiudere la giornata le parole del Responsabile Alessandro Pizzi: “Ci piace continuare a lavorare per mettervi in condizione di fare meglio fino alla fine della stagione. In questo momento avete tutte le informazioni su come potrebbe finire la vostra stagione, e questo vi deve far dire che non potete lasciare nulla di intentato, non potete permettervi di avere dei rimorsi. Rispettate il vostro percorso, rispettate quello che avete fatto fino ad ora: arrivate alla fine al massimo delle vostre possibilità”.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)