Sezione di Lecco
Nella mattinata di sabato 20 agosto 2022 è venuto a mancare l’ex Presidente della Sezione di Lecco, Romeo Valsecchi. Nato in questa città il 26 aprile del 1946, Valsecchi è entrato nell’Associazione Italiana Arbitri durante la Stagione Sportiva 1972/1973 e ha diretto gare nelle categorie regionali fino alla Stagione 1988/1989 diventando osservatore arbitrale nella Stagione successiva. Maestro di vita associativa, infaticabile nel suo impegno in seno all’Associazione, ha sempre svolto gli incarichi tecnico-associativi con passione, tenacia, etica, professionalità, impegno e dedizione. Consigliere Sezionale dal 1992 al 1997 e dal 2009 al 2011, Vicepresidente Sezionale dal 1997 al 2008 e dal 2012 al 2014, è stato, inoltre, Componente del Comitato Regionale della Lombardia nella Stagione Sportiva 2008/2009, e Presidente di Sezione dal 2014 al 2016, nonché Presidente Onorario.
Gli associati, non solo della Sezione di Lecco, lo ricordano come un battagliero Presidente per i suoi ragazzi, un instancabile trascinatore, fiero e orgoglioso di ogni risultato ottenuto dai suoi associati sia sui terreni di giuoco locali sia nazionali. Fiero e orgoglioso si è commosso quando, nel 2019, a distanza di poco tempo, due associati di Lecco, che aveva visto “crescere sui campi della provincia”, hanno esordito sui campi da gioco della Serie A. Sempre presente, è stato espressione di grande umanità, pazienza, comprensione e concretezza, ma anche uomo fermo e deciso quando si trattava di rimettere sulla giusta strada chi ne aveva bisogno. Ha sempre trasmesso la sua passione per l’arbitraggio ai giovani che entravano nell’Associazione e ai meno giovani quando si presentavano in difficoltà.
Il Presidente della Sezione di Lecco, Alessandro Buzzella, il Consiglio Direttivo Sezionale e tutti gli associati lecchesi si uniscono al cordoglio della famiglia per la scomparsa di Valsecchi e lo salutano in modo affettuoso e sincero con un messaggio:
“Ciao papà Rom, così vogliamo salutarti, nel modo in cui tutti i ragazzi, i giovani arbitri, hanno iniziato a chiamarti contagiando anche i colleghi della tua generazione. Papà Rom sei stato fratello, padre e nonno delle generazioni di arbitri che hanno condiviso con te questi anni, lo sei sempre stato in modo silenzioso, schivo e senza mai pretendere nulla in cambio. Papà Rom, anche nel fischiare la fine della tua partita con la vita terrena, hai scelto il 20 agosto, solitamente periodo di ferie e di sospensione delle attività tecniche/associative, quasi a voler andare via in punta di piedi, in silenzio, senza disturbare…. ma i tuoi ragazzi oggi sono tutti qui a darti il loro saluto e a dirti grazie, buon viaggio e buona nuova vita papà Rom”.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)