“Ho preso atto con stupore e amarezza del contenuto della comunicazione inerente la chiusura dell’istruttoria della Procura Federale relativamente al caso D’Onofrio anche se è bene precisare che non si tratta di un deferimento a mio carico. In tal senso ho chiesto di essere sentito con estrema sollecitudine dal Procuratore, Dott. Giuseppe Chinè, non solo a mia tutela ma soprattutto nell’interesse di tutta l’Associazione Italiana Arbitri. Tengo a chiarire che non ho nessuna intenzione di dimettermi”.
Il Comitato Nazionale dell’AIA, con tutti i suoi Componenti, ha espresso totale appoggio al Presidente Trentalange.
Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)