Giulio Dobosz: “Il DNA dell’arbitro: voglia, serietà ed equilibrio”

Giulio Dobosz: “Il DNA dell’arbitro: voglia, serietà ed equilibrio”

CRA Lazio

Si è concluso ad inizio aprile il lungo tour di incontri della Commissione Regionale Arbitri del Lazio con gli associati delle quattordici Sezioni.

La carica positiva del Presidente Giulio Dobosz ha attraversato tutti gli interventi, aperti con la presentazione della Commissione e con il ribadire che “I numeri ed i risultati del Lazio, non si potrebbero raggiungere senza il grande sforzo svolto dietro e davanti le quinte”, da tutti i colleghi che costantemente e quotidianamente mettono a disposizione il loro tempo e le loro risorse per supportare arbitri e osservatori nel loro delicato operato.

Un Dobosz sempre motivato e capace di incuriosire e attirare l’attenzione di una platea mista, in cui arbitri dell’ultimo corso, inesperti e timidi, si sono alternati a dirigenti, colleghi nazionali e senior di ogni età. E su questo il Presidente pone l’attenzione: per arrivare ad essere un buon arbitro - applicabile però a tutti i livelli- bisogna avere poche cose, ma quelle giuste: “La voglia di conoscere un mondo particolare - sostiene Dobosz - che può dare grandi soddisfazioni: essa, però, deve essere dimostrata non solo quando si entra in Sezione, bensì in tutto ciò che è necessario per portare avanti questa attività. Serietà: il nostro compito è far rispettare le Regole sul terreno di gioco, ma dobbiamo per primi rispettarle nei confronti dei nostri Dirigenti, dei Nostri Organi Tecnici, dei nostri Presidenti; l’equilibrio, tecnico e disciplinare durante le prestazioni, ma anche e soprattutto un equilibrio fuori dal terreno di gioco, perché la nostra immagine di arbitro deve essere scolpita all’interno del nostro DNA e tutti i nostri comportamenti più comuni e più quotidiani devono rispondere a questo”.

“E noi cosa facciamo per voi?”, prosegue Dobosz che ha lasciato molto spazio alla presentazione delle aree e dei colleghi che lavorano a livello regionale. Tutti i Componenti Regionali, in base all’area di competenza, hanno suggerito comportamenti volti a migliorare ogni tipo di situazione.

Si parte con la Segreteria, per la quale Gianluca Perna e Riccardo Poggetti – insieme a tutti i collaboratori - si spendono ogni giorno al fine di aiutare i colleghi arbitri a svolgere a pieno i loro doveri burocratici. L’attenzione sinergica di tutti verso questi aspetti, è un fattore abilitante da un lato per evitare spiacevoli inconvenienti, e dall’altro per consentire alla Commissione di dedicarsi ad attività più specifiche e più utili agli arbitri. Si prosegue poi con Antonello Grispigni, che sottolinea come il tema dei rimborsi, dopo i noti ritardi, si sia finalmente allineato rispetto alle date previste.

Il Vice Presidente Fabrizio D’Agostini e Claudio Pellegrini, responsabili del gruppo assistenti arbitrali, hanno ribadito i concetti base che caratterizzano un ruolo sempre più difficile, ovvero tecnica, formazione e selezione: “Non è un ruolo che si improvvisa, bisogna studiare sotto ogni punto di vista. Siamo costantemente al lavoro per creare i Giallatini del futuro”.

Mirko Benedetti e Simone Innocenzi – Responsabili degli Osservatori Regionali – danno merito agli osservatori di aver dimostrato passione nel ruolo che svolgono, e di mantenere chiaro l’obiettivo di crescere tutti andando nella stessa direzione: “Dobbiamo parlare lo stesso linguaggio tecnico, la stessa lingua altrimenti non ci si può allineare né tantomeno trasmettere i corretti contenuti”.

Aristide Capraro, Antonio Santoro, Cristiano Partuini e Daniele Stazi, Componenti responsabili della Promozione e della Prima Categoria, hanno condiviso la propria costante sinergia e lavoro di squadra per ciò che riguarda la formazione e la crescita degli arbitri della seconda e terza serie regionale: “Chi merita e si impegna deve andare avanti”, questo lo spirito con cui il CRA approccia a tutti coloro che arrivano a dirigere competizioni regionali, partendo dalla Prima Categoria e puntando alla massima serie regionale.

Uno spazio viene poi dedicato al Futsal, con gli interventi di Francesco Massini e Valerio Milani che nel proseguire il grande lavoro svolto in precedenza, hanno ricordato gli importanti numeri che a livello regionale si sostengono con il grande impegno di tutti, ragazzi in primis. Tutte le Sezioni formano arbitri di Calcio a 5 e questo consente di lavorare su un organico adeguato alle esigenze. Massini e Milani non hanno mai nascosto la grande soddisfazione che provano nella crescita del movimento ad ogni livello, ricordando come in particolare il Lazio sia la patria del Futsal.

Un ulteriore passaggio riguarda poi il lavoro di Coordinamento tra la Regione e le Sezioni, i Componenti Andrea Sorrentino e Luca Calcopietro hanno ricordato l’ingente mole di lavoro per quanto concerne il numero di gare settimanali da gestire: “È un lavoro che si può ottimizzare solo con una struttura di colleghi capace di rispondere alle esigenze richieste”.

Dobosz, in ultimo ma non per importanza, pone poi l’attenzione ai progetti Uefa, che da qualche anno l’AIA ha sposato: “Mentor & Talent” e “Women Referee”. Su questo ultimo punto, viene a supporto Alessandra Carradori, che con Emiliano Farascioni ed Amir Salama segue il progetto anche per il Futsal: “Il mio compito è dare voce al volere e alle attitudini delle colleghe, lavorando sia dal punto di vista atletico che caratteriale. Si lavora in modo omogeneo su tutto il territorio laziale grazie al grande supporto dei Presidenti di Sezione. L’obiettivo è migliorare quelli che sul campo possono essere dei limiti superandoli con la preparazione e l’impegno”.

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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