CRA Campania
Con l’avvento della Stagione Sportiva 2021/2022, il Comitato Nazionale a luglio ha nominato Presidente l’arbitro benemerito Alberto Ramaglia, della Sezione di Ercolano, già con esperienza alla guida del CRA. Dopo aver calcato i campi della CAN in qualità di assistente arbitrale per 10 stagioni sportive, Alberto ha intrapreso una brillante carriera anche fuori dal terreno di gioco: oltre ad essere stato osservatore arbitrale dapprima alla CAN D e poi alla CAN C, è stato Componente della CAN D, Componente del Settore Tecnico dell’AIA e Commissario Straordinario del Comitato Regionale Campano LND nella Stagione Sportiva 2016/2017.
Presidente Ramaglia, all’interno dell’Associazione hai ricoperto incarichi di grandissimo prestigio, in campi anche diversi. Come vivi questo ritorno alla guida del CRA Campania?
“Per me questa è una grandissima opportunità, partire dalle passate esperienze per essere pronto a costruirne delle nuove avendo un atteggiamento flessibile ed aperto nei confronti delle innovazioni. C’è sempre l’occasione per imparare qualcosa di nuovo. Naturalmente ci vuole il coraggio e la disponibilità a cogliere le occasioni che si presentano. Ci vuole poi anche un po’ di spirito d’avventura e non fossilizzarsi in ciò che si conosce e ci dà sicurezza. Una cosa è certa: l’entusiasmo è pari a quella della mia prima nomina, sapendo quali sono le difficoltà, ma avendo la consapevolezza delle soddisfazioni che dà questo incarico”.
Cosa dici in merito alla squadra del CRA?
“E’ un giusto mix tra ‘nuovi e vecchi dirigenti’, riscontrando sin dalle prime battute un denominatore comune che è quello dell’entusiasmo per questa nuova avventura. Ho chiesto a tutti di ‘spogliarsi’ dall’appartenenza sezionale per andare alla ricerca dei nuovi talenti per una crescita costante della classe arbitrale campana e nazionale”.
Stiamo uscendo da una situazione pandemica molto complicata…
“L’obiettivo primario di questa mia nuova avventura è quello di riconquistare la fiducia e la passione dei giovani arbitri, che sono stati troppo tempo lontani dai terreni di gioco.
Quali sfide per il ‘tuo’ Comitato?
“Il cambiamento più importante è il coinvolgimento in atto di tutti i Componenti, Referenti e Collaboratori nella vita quotidiana del Comitato sempre con un’unica certezza: nessuno sarà mai lasciato indietro o solo e tutti hanno pari dignità, nel rispetto dei diversi ruoli. La squadra è compatta e viaggia verso un’unica direzione”.
Alberto, concludiamo con un bilancio di metà Stagione…
“A metà Stagione il bilancio dell'attività fin qui svolta è largamente positivo. Noi tutti Componenti del CRA avevamo molte perplessità sulla ripresa: tanti ragazzi si erano dimessi ed addirittura gli arbitri dell'organico di Prima Categoria erano fermi da quasi due anni. Tra le tante negatività della pandemia, un aspetto positivo è stata la selezione naturale: chi è rimasto ci ha messo una volontà eccezionale. Non abbiamo avuto i problemi di altre regioni, ma anche qui gli arbitri e gli assistenti hanno arbitrato ogni domenica e per loro è stata una piacevole esperienza. Racconto per finire un aneddoto: alla prima occasione in cui chiesi ad un arbitro di Eccellenza di arbitrare sabato e domenica il collega non solo accettò subito ma aggiunse anche: “Presidente se faccio due gare, allora sto andando bene". Sono ragazzi eccezionali. Un plauso ai Presidenti di Sezione: per loro era ancora più difficile, ma ci hanno messo una grande passione e con uno spirito di collaborazione fuori dal comune siamo ripartiti. Ora speriamo bene per il prosieguo, le potenzialità ci sono tutte. Ma tutto questo è merito della grande squadra del CRA Campania: un gruppo di alta professionalità, ma principalmente di immensa umanità”.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)