CRA Toscana
“Il punto di forza del gruppo toscano?”. Tiziano Reni non ha dubbi: “La motivazione”. Il Presidente del Comitato Regionale Arbitri della Toscana è stato nominato dal Comitato Nazionale a inizio Stagione. Della Sezione di Pistoia, con una carriera che lo ha visto arrivare in CAN C da arbitro e con l’esperienza da dirigente prima nel Settore Tecnico Arbitrale, poi nella Commissione Arbitri Interregionale, dove è stato Componente per quattro stagioni.
Cosa significa trovarsi alla guida di un Comitato come quello della Toscana?
Significa soprattutto responsabilità. Rappresentare a livello dirigenziale una Regione che da sempre sforna arbitri e dirigenti che hanno scritto la storia dell’AIA non può che essere, oltre che un onore, anche una grande responsabilità. Appena ricevuta la notizia ho vissuto uno tsunami di emozioni, pronto a mettere a disposizione dei miei ragazzi l’esperienza maturata in 23 anni di Associazione.
Cosa porti dietro dei quattro anni da Componente CAI?
Sono stati anni formativi, mi hanno aiutato a maturare e avere ancora più consapevolezza di essere passato dal terreno di gioco al ruolo di dirigente. L’arbitro spesso decide di pancia, il dirigente riflette. Poi il rapporto e il confronto con le diverse realtà, il gioco di squadra, gli arbitri che ti vedono inevitabilmente come un punto di riferimento.
Con quale criterio hai scelto i componenti della tua Commissione?
È una squadra giovane ma allo stesso tempo di grande esperienza. Ho basato la scelta su tre elementi: competenza, condivisione di un percorso e conoscenza personale. Tre elementi che hanno dato vita a un gruppo veramente unito.
Perché è stata scelta la location nazionale di Sportilia per il Raduno regionale di inizio Stagione?
Perché è la casa degli arbitri, è un grande spogliatoio, un luogo dove si respira l’arbitraggio pure sulle sedie e dove possiamo dedicarci a tutto: tecnica, comportamentale, motivazione. Un Raduno, dal titolo “La ripartenza”, che è servito a rimetterci in pista dopo il lungo periodo di stop che abbiamo vissuto in questo ultimo anno e mezzo. Hanno inoltre partecipato tutti i Presidenti di Sezione e ventiquattro “arbitri stagisti” dell’Organico Sezionale che si apprestano a varcare la soglia regionale. Ragazzi che hanno potuto vivere il clima di un Raduno regionale e che sapranno sicuramente inserirsi in fretta nell’Organico grazie a questa esperienza.
Quali pensi che siano le peculiarità dell’Organico toscano?
Il punto di forza del gruppo sarà sicuramente quello motivazionale. Ho letto nei loro occhi la voglia di vincere, di mettersi in gioco, l’attaccamento all’Associazione. Sono certo che i giorni trascorsi a Sportilia abbiano stimolato in loro ancora più passione per questa attività.
Che ruolo avranno le Sezioni in questo percorso?
Un ruolo fondamentale: ascolto, confronto e condivisione saranno alla base del rapporto con i quindici Presidenti, ai quali mi lega un’amicizia ormai ventennale. Saranno parte integrante del gruppo, dimostrandolo fin da subito visto l’importante contributo che ogni Sezione ha dato per la realizzazione del raduno.
Arrivati a metà stagione, quale bilancio ti senti di fare?
Posso dire, insieme alla mia Commissione, di essere molto soddisfatto. Siamo già arrivati a un buon punto rispetto agli obiettivi che ci eravamo fissati. In questi primi mesi abbiamo concentrato le nostre forze nel mettere al centro il ruolo dell’osservatore, strutturando un gruppo di 60 osservatori e servendoci di circa 160 covisionature, quasi tre per ognuno. Ciò ha portato in loro grande entusiasmo. Per il gruppo degli arbitri e degli assistenti è stato invece fondamentale il lavoro condiviso con le Sezioni: grazie al loro supporto abbiamo potuto incontrare l'organico due volte tramite i miniraduni ospitati a turno dalle Sezioni. Per questo sono molto contento della risposta che stiamo ricevendo dai Presidenti e dai ragazzi. Per non parlare del fatto che da ottobre ad oggi siamo riusciti ad inserire circa quaranta ragazzi dall’Organo Tecnico Provinciale a quello Regionale, frutto del solido rapporto di collaborazione tra CRA e Sezioni. Tutto questo non può che essere di buon auspicio per il proseguo della Stagione Sportiva.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)