Il Presidente Alfredo Trentalange e Maria Sole Ferrieri Caputi ospiti alla Domenica Sportiva

Il Presidente Alfredo Trentalange e Maria Sole Ferrieri Caputi ospiti alla Domenica Sportiva

Al termine di una giornata storica, con l’esordio per la prima volta di un arbitro donna in Serie A maschile, il Presidente dell’AIA Alfredo Trentalange e Maria Sole Ferrieri Caputi sono stati ospiti della Domenica Sportiva. Uno dei temi principali della trasmissione, andata in onda in diretta su Rai Due, è stato infatti questo debutto che rimarrà nella storia dell’Associazione Italiana Arbitri e di tutto il mondo del calcio.

Siamo soddisfatti, aldilà del momento storico e delle capacità di Maria Sole che vanno riconosciute – ha detto il Presidente Trentalange - Dietro a questo processo c’è un grande lavoro di squadra, un passo avanti giusto di disponibilità nei confronti degli arbitri giovani da parte del gruppo, c’è il coraggio da parte del designatore della CAN Gianluca Rocchi nell’affidare partite ai giovani. Non è poco: noi dobbiamo pensare al futuro e i giovani sono il futuro. C’è un movimento arbitrale femminile importante con quasi 1800 donne. Mentre abbiamo problemi di vocazione, le donne sono in aumento e fanno parte di un movimento che si sta sviluppando e strutturando con una preparazione specifica e opportunità che forse una volta sono mancate. Maria Sole è arrivata a questo esordio non per privilegio, ma attraverso il lavoro. Lei non è una presuntuosa ma è una ricercatrice con più di quindici anni di arbitraggio”.

Di questa giornata rimane l’emozione di un debutto che ciascun arbitro sogna dall’inizio della carriera – ha commentato Maria Sole Ferrieri Caputi - Un sogno che io coltivo da sedici anni e che oggi si è realizzato in un clima bellissimo. In parte è stata anche una festa e le tifoserie mi hanno accolto benissimo”.

Si è poi parlato anche del Doppio Tesseramento con la possibilità per i giovani di arbitrare e giocare contemporaneamente. “Dai 14 ai 18 anni si può giocare e arbitrare – ha spiegato Trentalange – Questo significa portare nell’Associazione una cultura maggiore del gioco del calcio e nelle società aiutare a stemperare un po’ i toni, portando Regolamento e cultura. La formazione costa, ma l’ignoranza costa ancora di più e la pagano tutti. Noi vorremmo far conoscere gli arbitri come persone, per l’aspetto di serietà, impegno e appartenenza ad un’associazione. Fare l’arbitro è bello ed è positivo, vale la pena provare perché è formativo: in pochi attimi in una situazione ostile bisogna prendere una decisione e assumersi la responsabilità della stessa, portando sul campo la giustizia attraverso la pace. Questi sono valori universali, ho infatti genitori che ci parlano di come i loro figli siano migliorati”.

Sul tema della violenza e delle tensioni che si registrano sui campi, compresi quelli delle categorie giovanili, è intervenuta anche Maria Sole: “Uno dei problemi che viviamo quotidianamente sono episodi di violenza anche sugli arbitri più giovani, un comportamento che va stigmatizzato – ha detto - Non ho sentito insulti oggi, ma tanti bambini e bambine che mi chiamavano dalla tribuna, e questo mi faceva piacere. Oggi sono strutturata, ma a 17 anni, quando si inizia, si fatica a comprendere una frase cattiva o brutta, un urlo di qualcuno attaccato alla rete che ce l’ha con te, che potrebbe essere tuo padre o tuo nonno. E’ difficile da capire, perché tu sei in campo per il tuo sport, ti stai impegnando con la tua passione, che ti porta magari a non uscire il sabato sera per andare ad arbitrare presto la domenica mattina”.

Durante la puntata si è anche parlato di comunicazione e di apertura verso i media. “Maria Sole ha arbitrato oggi pomeriggio e ora siamo qui – ha risposto Trentalange - Quando ci saranno delle reciprocità anche di tipo culturale, come oggi, dove sarà possibile parlare in questo modo, noi siamo pronti. Per farlo ci deve essere un clima e un ambiente adatto, culturalmente preparato, dove noi non siamo costretti a giustificare ogni decisione, ma eventualmente a spiegarla o a condividerla dal nostro punto di vista. Noi pensiamo che l’uomo debba aprire canali di comunicazione”.

Altri temi di discussione hanno riguardato il VAR e le nuove innovazioni legate alla tecnologia come il fuorigioco semi automatico.

Clicca QUI per rivedere la trasmissione intera (la parte dedicata agli arbitri è presente da 26’ a 1h23’).

Durante la giornata altri commenti sul debutto di Maria Sole Ferrieri Caputi sono state rilasciate da Katia Senesi, Componente del Comitato Nazionale AIA, intervistata nella zona mista al termine di Sassuolo-Salernitana. “Siamo molto contenti soprattutto perché Maria Sole era serena esattamente come in tutti i campi in cui ha arbitrato fino ad oggi – ha detto ai microfoni di Rai Sport – Abbiamo visto un arbitro sereno e consapevole di quello che stava facendo, per noi questa è una grande risposta”.

Clicca QUI per rivedere la puntata di 90° Minuto in cui, al 25' di Tempi Supplementari, si è parlato dell'esordio di Maria Sole Ferrieri Caputi.

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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