CAN D
Giornata intensa, anche di emozioni, quella vissuta nel Raduno Precampionato della CAN D a Cascia. Dopo la sessione di allenamento sui campi del Centro Sportivo del Grand Hotel Elite, gli arbitri del secondo turno in sala hanno assistito prima alle disposizioni organizzative sui viaggi con i Componenti Simone Ponzalli e Fabio Gottipavero, poi all’intervento di Simone Micciulla della Segreteria.
Nel mentre, una delegazione – della quale hanno fatto parte il Presidente dell’AIA, Carlo Pacifici, il Vice Alberto Zaroli, il Coordinatore del Dipartimento Interregionale della Lega Nazionale Dilettanti Luigi Barbiero, e la Componente del Comitato Nazionale Katia Senesi - ha fatto visita alla Basilica di Santa Rita: accolti da Monica Del Piano, assessore al Sociale, Cultura e Istruzione del Comune di Cascia, hanno poi potuto visitare la cappella dove è custodito e venerato il corpo della santa, guidati, anche in un momento di meditazione con la “Preghiera dell’arbitro”, da padre Gennaro Lione.
Il cambio tra gli arbitri del secondo e del terzo gruppo è stato scandito dagli interventi in aula di Pacifici e Barbiero. “È sempre un piacere essere qui nei vostri raduni, perché qui mi sento a casa – ha detto il Coordinatore del Dipartimento Interregionale della LND -. Con il Presidente Pacifici abbiamo condiviso tante esperienze negli anni passati, nei raduni con tanti vostri colleghi: voglio ringraziarlo per quanto mi ha dato, ma soprattutto per quanto ha dato agli arbitri e quanto sarà capace di dare. Il Raduno è un momento di assoluta importanza, che apre la stagione. Per noi è anche un momento di grande confronto. Le nostre società, aldilà della riforma del lavoro sportivo che sta creando grandi problemi anche a noi, iniziano la stagione sotto ottimi auspici per quanto riguarda l'organizzazione dei Campionati. Attività che inizia con grande entusiasmo, con 166 squadre che hanno tutte un obiettivo da raggiungere, chi la Serie C, chi mantenere la categoria, chi far crescere i giovani. Siamo l'unico campionato che ha tutte le Regioni rappresentate, e questo è un vanto. Questo si dice essere un campionato di formazione: è vero e negli anni ho anche imparato che l'AIA è una scuola di vita, e l'ho imparato con voi. È importante che trasferiate questo anche alle società. Vi chiedo davvero sulla professionalità sulla preparazione sulla passione sull'amore che avete per l'arbitraggio, vi chiedo di metterci un pizzico di brio, che per me significa un sorriso, perché chi vi accoglie e vede un sorriso sarà sempre felice di incontrarvi. Oggi abbiamo una cultura accresciuta da parte dei dirigenti delle nostre società, sarete sempre accolti nel miglior modo, e dove non fosse così chiederemo spiegazioni del perché”.
Dopo Barbiero ha preso la parola il Presidente dell’AIA, Carlo Pacifici: “Mi sento ancora dalla parte di chi è seduto in platea come voi. Non mi considero un presidente iconico come i miei nell’epoca di quando arbitravo, mi sento semplicemente uno dei trentatre mila associati che stanno costruendo un percorso verso il futuro. L'AIA ha messo a disposizione degli arbitri e degli assistenti della CAN D le risorse migliori possibili, e per questo siete molto fortunati. Siete l'ultimo baluardo di un calcio ancora vero, senza tecnologia, fatto di contatto visivo tra arbitro e assistente. Non abbiate timore, vivete questi momenti con gioia, siate contenti di essere qui. Comunque andrà, siate consapevoli di vivere un momento bello della vostra vita. Non si deve cambiare vita arrivando in CAN D, ma ricordarci che i piedi devono essere ben posati a terra, e gli impegni modulati nella quotidianità. Chi oggi è alla CAN ha raggiunto quel risultato senza pensare a nessun alibi. Chi tra di voi a fine anno passerà alla CAN C lo farà allo stesso modo. Mettetevi in gioco e fate un'analisi puntuale delle vostre prestazioni. Il nostro futuro è nelle nostre mani: sta a noi capire quale la strada da intraprendere”
Poi Pacifici ha esortato gli arbitri ad essere parte fondamentale nella vita delle Sezioni: “Portate avanti sempre i valori di questa associazione. Portate il vostro entusiasmo nelle sezioni: siete i primi ambasciatori dell'AIA. Dobbiamo avere la responsabilità di condividere anche dal punto di vista tecnico quanto appreso. Questa macchina grande che è l'AIA va avanti se ognuno di noi fa qualcosa per portarla avanti. La faccia di questa associazione siete voi. Tenete a mente la responsabilità che avete prima di tutto nei vostri confronti e poi verso l'Associazione. Il logo dell’AIA lo avete sul petto, a sinistra, a ricorda che siamo un'associazione che prima di tutto si fonda su valori umani”.
Il Responsabile della CAN D Alessandro Pizzi ha chiuso gli interventi con emozione: “Vi chiedo per questa Stagione di andare in campo, oltre che portando sempre grande qualità, con amore e passione: questo è l’insegnamento che oggi vorrei possiate fare vostro”.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)