Sezione di Venezia
Finalmente la Stagione 2022-2023 può avere inizio. A sancirlo è stato il raduno organizzato dalla Sezione di Venezia tra le montagne di Tambre d’Alpago. Un evento che tutti gli associati chiedevano a gran voce da diverso tempo, reso impossibile negli ultimi anni dal diffondersi della pandemia. Rilevante è stato il desiderio di dare un netto taglio al recentepassato. Infatti, decisiva è stata la volontà di ritornare a vivere l’associazionismo dell’AIA a 360 gradi, in ogni suo aspetto e non più limitatamente alla direzione di una gara. Essere arbitro non significa solamente scendere in campo, ma essere parte e vivere un gruppo che condivide valori e ambizioni. Un gruppo solido consente, specie per i più giovani, di costruire un’identità e una personalità allineata a quelli che sono i comportamenti e i gesti positivi da tenere senza dimenticare la possibilità di condividere esperienze e conoscenze. Questo risulta indispensabile nella crescita di ogni associato, indipendentemente dal ruolo ricoperto all’interno dell’Associazione.
Il raduno di Tambre è stata l’occasione di mettere a punto condizione atletica e tecnica, alla vigilia dell’inizio dei Campionati dilettanti e giovanili, testate sotto l’occhio vigile di Paolo Mariuzzo e Paolo Silvestri. La possibilità di vivere un raduno di due giorni ha consentito inoltre di toccare con mano ogni aspetto della vita dell’arbitro, dal momento della ricezione della designazione all’invio del referto. Attività indispensabile non solo per i nuovi ingressi in Sezione, ma anche per gli associati più esperti, al fine di rinfrescare conoscenze assopite dalla pausa estiva.
Il Presidente Michele Gottardi ha sottolineato: “L’arbitro è una figura che non si contraddistingue solamente in campo, ma anche in tutti i momenti che anticipano e seguono l’evento sportivo. Questo si ricollega al concetto di gruppo. Tutti indossiamo la stessa maglia e tutti dobbiamo remare nella stessa direzione. Come a ogni inizio di Campionato, auguriamo le più belle soddisfazioni sportive a tutti e, come già detto: che la Stagione abbia inizio”.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
