Commissione Osservatori Nazionale Professionisti
“Un arbitro per essere di Serie A deve dimostrare di essere un grande atleta e di possedere una forte personalità”. Così il Responsabile della CAN Gianluca Rocchi ha chiuso il proprio intervento in occasione del raduno on line degli osservatori della Commissione Osservatori Nazionale Professionisti. Un incontro tecnico che ha visto riunito l’organico degli osservatori deputati a visionare le prestazioni arbitrali nelle partite di Serie A, B e C.
Durante la serata sono stati analizzati numerosi video didattici, relativi alle ultime giornate di Campionato, per esaminarne le decisioni tecniche e disciplinari. “Prestate grande attenzione alla prima ammonizione, che è importante perché indica una soglia disciplinare oltre la quale i calciatori non possono andare” ha detto il Responsabile della CON Professionisti Mimmo Celi.
Tra i temi sui quali è stata posta particolare attenzione quelli del timing di intervento, sia di arbitri sia di assistenti, e della collaborazione interna alla squadra arbitrale. I filmati hanno riguardato dinamiche legate a calci di rigore, falli di mano, Dogso, Spa, gravi falli di giuoco e situazioni di fuorigioco. “Siamo in un momento dei Campionati decisivo per le graduatorie di arbitri e assistenti, e per questo i voti degli osservatori sono determinanti – ha detto Gianluca Rocchi – Grazie per quello che fate e buon lavoro”.
In collegamento, insieme a Gianluca Rocchi e Mimmo Celi, tutti i Componenti della CAN (Andrea Gervasoni, Gabriele Gava, Lorenzo Manganelli ed Elenito Di Liberatore) e della CON Prof (Tarcisio Serena, Riccardo Tozzi, Francesco Milardi e Stefano Calabrese). Questi ultimi, durante i propri interventi, hanno sottolineato il valore del colloquio di fine gara in termini sia di sostanza sia di modalità comunicativa.
Alla riunione hanno partecipato inoltre il Responsabile del Settore Tecnico Matteo Trefoloni e della CAN C Maurizio Ciampi con i suoi Componenti. “Queste sono riunioni molto importanti perché è necessario andare negli spogliatoi e parlare la stessa lingua di arbitri e assistenti” ha concluso Trefoloni.
(Nella foto principale: la Commissione Osservatori Nazionale Professionisti. Nelle altre foto alcuni momenti della serata)
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)