Sezione di Sulmona
Voglia di migliorarsi, preparazione e umiltà. Su questi tre concetti l’assistente di Serie A e B Claudio Gualtieri ha condotto la riunione tecnica del 7 marzo della Sezione di Savona. Incontro programmato con sorteggio dal Comitato Nazionale dell’AIA, nell’ambito del tour per le sezioni degli arbitri delle massime categorie.
L’evento, svoltosi in modalità telematica, ha visto partecipare con grande interesse e curiosità la quasi totalità degli arbitri e degli osservatori peligni, compresi i ragazzi dell’ultimo Corso, i più emozionati dall’incontro con un associato che da anni calca i campi del calcio professionistico.
A fare gli onori di casa il Presidente della Sezione di Sulmona Giulio Di Bartolomeo, che dopo aver introdotto l’ospite ha dato il benvenuto al Presidente del Comitato Regionale Arbitri Abruzzo Giuseppe De Santis. Quest’ultimo, nel suo saluto, ha posto l’accento sull’importanza di questi incontri formativi, punti di crescita per ogni arbitro, dal più giovane al più esperto.
Nella sua presentazione, mediante l’ausilio di slide e filmati, Gualtieri ha toccato i vari punti chiave da tenere in considerazione per arrivare al successo, percorrendo a ritroso le proprie esperienze che negli anni lo hanno portato dal dilettantismo al professionismo.
Il concetto ridondante su cui Gualtieri ha catturato particolarmente l’attenzione dei presenti è stato quello della ‘preparazione’, intesa non solo come fisica e atletica, concetti che dovrebbero essere scontati per un arbitro, ma anche come preparazione mentale e psicologica: secondo Gualtieri, l’approccio e una corretta condotta della partita, da parte di un direttore di gara, passa inevitabilmente da ciò che ruota attorno al mondo dell’arbitro stesso al di fuori del campo, a partire dalle situazioni familiari, dalle sue condizioni di salute e da tutte quelle problematiche a cui la vita lo pone di fronte giornalmente e che vanno ad influenzare la preparazione di una gara.
Anche sulla base di questo aspetto l’assistente CAN ha ribadito quanto sia importante andare in campo essendo liberi mentalmente, evitando di dare peso a quelle preoccupazioni che spesso limitano la nostra libertà psicologica e che vanno ad inficiare negativamente sulla prestazione. Risulta quindi imprescindibile lavorare su se stessi per migliorarsi, facendo tesoro degli errori che inevitabilmente vengono commessi e prima fonte per imparare; altrettanto importante il confronto e circondarsi da persone “che vogliono contribuire al nostro successo lasciando lontane invidie e gelosie”. Emozionante e di grande fascino è stato un breve filmato sul percorso vittorioso della terna italiana nei mondiali del 2014, arrivata a dirigere la finale.
Al termine della presentazione, Gualtieri ha risposto alle varie curiosità dei ragazzi presenti riguardo il suo esordio in Serie A, alle sue sensazioni del pre e post gara, auspicando loro di poterle vivere un giorno sulla propria pelle.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)