La sfida della comunicazione: raccogliere le voci degli arbitri e trasmettere le loro emozioni

La sfida della comunicazione: raccogliere le voci degli arbitri e trasmettere le loro emozioni

CPA di Bolzano e Trento

“Gli associati dell’AIA sono un piccolo universo: migliaia e migliaia di carriere arbitrali e percorsi di vita. Se sapremo raccontarle in modo professionale e trasmettere l’emozione che ci spinge ad arbitrare, troveremo un pubblico che ha la curiosità di conoscerci e potremo motivare i giovani ragazze e ragazzi a vivere il calcio dalla nostra prospettiva”. Questa, secondo il Responsabile della Commissione Nazionale della Comunicazione, Federico Marchi, è la sfida che accomuna i Referenti della Comunicazione di tutte le Sezioni d’Italia. Se ne è parlato a Trento in occasione dell’incontro formativo sulla comunicazione organizzato dai Comitati Provinciali Autonomi (CPA) di Trento e Bolzano. Dando il benvenuto agli intervenuti alla riunione – oltre ai Referenti della Comunicazione e ai loro Collaboratori, hanno partecipato anche i Presidenti di Sezione – il Presidente del CPA di Trento Giorgio Daprà ha sottolineato l’importanza delle sinergie, all’interno e tra le Sezioni, per ottenere una comunicazione continua ed efficace, ringraziando i Referenti per il lavoro svolto: “Il fatto che in ogni Sezione si siano creati dei piccoli team nei quali ciascuno mette a disposizione le proprie competenze di scrittura, grafica e fotografia ha certamente migliorato la qualità della comunicazione delle nostre attività; sicuramente possiamo crescere ancora, ma direi che abbiamo delle basi solide sulle quali costruire”.

La prima parte dell’incontro formativo è stata focalizzata sulla strategia di comunicazione dell'AIA a livello nazionale: Marchi ha presentato gli obiettivi e le strategie della Commissione, commentando dei grafici che mostrano l’evoluzione delle attività di comunicazione dell’AIA durante l’ultimo anno, in particolare attraverso i canali online. Ad esempio, il numero di visite alla nuova homepage dell'AIA è aumentato di ben il 29,2% nella Stagione 2021/2022. In un anno sono stati pubblicati 1.429 articoli, la metà dei quali provenienti dai Comitati Regionali e Provinciali nonché dalle Sezioni. “Milioni di accessi e interazioni ai nostri canali ufficiali, in particolare sui social media, fanno capire che non sono solo gli associati a seguire la nostra Associazione, ma che sempre più persone esterne all'AIA cercano informazioni su di noi. Questo dimostra che siamo sulla strada giusta con il nostro lavoro di innovazione e modernizzazione”, ha spiegato Marchi.

Nel suo intervento, la Componente della Commissione Nazionale della Comunicazione Manuela Sciutto – che ha curato la parte formativa dell’incontro, con l’assistenza dei Referenti Provinciali di Trento e Bolzano, Matthias Kofler e Elisa Piras – ha affrontato il tema dell'importanza dei social network e del loro utilizzo responsabile: “Utilizzate Facebook, Instagram, TikTok e altri canali, ma sfruttando al meglio le caratteristiche di ognuno per allargare il nostro pubblico di riferimento; riempiteli di qualità e creatività. I nostri profili social rappresentano una vetrina della nostra Associazione, veicolano la nostra immagine e trasmettono i valori che ci contraddistinguono”.

Nella seconda parte dell’incontro, i Referenti sezionali e i Presidenti di Sezione sono stati coinvolti nel lavoro redazionale che sta dietro alla pubblicazione della Rivista “L’Arbitro” sul sito nazionale: si sono così messi nei panni dei loro Referenti provinciali, lavorando alla revisione di un articolo e alla valutazione di alcune immagini nonché scambiando idee sull’organizzazione e sullo stile del testo, sui soggetti, sulle inquadrature e sulle specifiche tecniche delle immagini. 

Al termine dell’esercitazione, il Presidente del CPA di Bolzano, Flavio Braghini, ha espresso la sua soddisfazione per i risultati raggiunti: “È stata una serata produttiva, che ci ha regalato un momento di crescita collettiva. Siamo sempre più consapevoli che la comunicazione ha un ruolo fondamentale nella nostra Associazione perché ci dà l'opportunità di trasmettere la nostra professionalità e i valori che ci uniscono: ci fa 'brillare' e ci rende ancora più credibili”.

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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