La storia di Arianna Bazzo: dall'esordio come IV ufficiale di gara in Serie C a ritrovarsi dopo pochi minuti ad arbitrare la partita

La storia di Arianna Bazzo: dall'esordio come IV ufficiale di gara in Serie C a ritrovarsi dopo pochi minuti ad arbitrare la partita

Fare l’esordio come IV ufficiale di gara in Serie C, con la voglia di imparare avendo in carriera solo cinque presenze in Serie D, e ritrovarsi dopo pochi minuti ad arbitrare la partita. E’ quello che ieri è accaduto ad Arianna Bazzo, della Sezione di Bolzano, nella gara tra Virtus Verona e Pro Sesto.

Tutto è nato da un lieve problema muscolare accusato al 12’ del primo tempo dall’arbitro designato, Maria Marotta, che ha dovuto 'cedere il fischietto' alla collega. Una staffetta quindi tutta rosa tra un arbitro affermato (la prima donna a dirigere una partita di Serie B) ed una giovane collega approdata a livello nazionale nel luglio del 2020.

E’ stato incredibile – ha detto Arianna – Ero già contenta del mio esordio in Serie C come IV ufficiale di gara, che mi sono trovata in un attimo al centro del campo. L’emozione era tanta, ma Maria e i due assistenti (Matteo Pressato e Mario Pinna n.d.a.) sono stati eccezionali perché mi hanno subito trasmesso grande serenità. Una novità è stato anche l’uso dell’auricolare, che avevo provato solo una volta in un’amichevole, e la bomboletta spray. La fotografia in cui io e Maria ci abbracciamo a fine partita dice tutto...come ho fischiato la fine ci siamo infatti avvicinate e lei mi ha detto ‘Wow, è andata!’ “.

Maria Marotta e Arianna Bazzo recentemente erano già state designate in terna insieme, sempre come arbitro e IV ufficiale di gara, per un’amichevole tra Svizzera e Danimarca disputata lo scorso 11 novembre.

Quando ieri, al dodicesimo minuto del primo tempo, ci siamo scambiate di ruolo le ho detto di arbitrare tranquilla – ha raccontato Maria - Prima di entrare in campo ho percepito in lei un po’ di comprensibile timore, poi le è subito uscita la grinta agonistica che al termine della gara si è trasformata in emozione. Durante la partita non ho pensato al dolore per il mio problema muscolare, ma ho cercato, insieme agli assistenti, di aiutarla da bordo campo. Siamo stati una squadra anche in questo”.

(Si ingrazia per la concessione delle fotografie Nicola Guerra che, con grande professionalità, ha colto le emozioni di quegli istanti)

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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