"E' stato bellissimo poter lavorare con nuovi colleghi soprattutto provenienti da Paesi esteri. Abbiamo infatti avuto modo di vedere nuovi stili di arbitraggio e imparare cose nuove. Grazie a tutti, spero che anche altri colleghi italiani possano avere la possibilità in futuro di vivere questa esperienza come abbiamo fatto noi". Con queste parole Riccardo Basso (Sezione di Treviso) ha descritto l'Erasmus Arbitrale svolto in Portogallo, a Cascais-Estoril (vicino Lisbona), dove 50 arbitri italiani sono stati impegnati nell'IberCup. "Un'esperienza bellissima che mai avrei immaginato di fare - ha aggiunto Luca Zomer (Sezione di Trento) - Torniamo in Italia con un importante bagaglio che ci ha arricchito dal punto di vista culturale".
Cinque giorni di partite, in cui i ragazzi e le ragazze hanno diretto in terne miste insieme a colleghi stranieri di altre Federazioni. Ad ogni gara era presente un osservatore, anche in questo caso spesso straniero, che ha effettuato un colloquio in inglese assegnando poi una valutazione alla prestazione arbitrale. Le risultanze per gli arbitri italiani sono state importanti, tanto che in molti sono stati designati per le partite finali.
"E' stata un'esperienza fantastica, la giusta preparazione per la nuova Stagione Sportiva - ha commentato Carmine Laudadio (Sezione di Matera) che ha vinto il premio come Best Referee del torneo - Abbiamo infatti acquisito conoscenze tecniche oltre che personali". "Questi giorni in Portogallo ci hanno fatto conoscere molti ragazzi non solo italiani ma anche stranieri - è intervenuto Luca Zaccheria (Sezione di Legnago) - Questo ci ha permesso di confrontarci con loro, imparando nuovi modi di approcciarsi alle partite". "Un'occasione di crescita anche per il livello tecnico ed agonistico delle partite che abbiamo diretto" ha concluso Gabriele Padalino (Sezione di Terni).
Le terne miste hanno dato modo anche agli arbitri stranieri di confrontarsi con lo stile di arbitraggio italiano e di apprezzarne le caratteristiche. "Scendere in campo insieme agli arbitri italiani è stata un'occasione importante per conoscere un nuovo stile di arbitraggio - ha detto l'austriaco Maximilian Fischer - Di loro mi ha colpito molto la personalità che hanno nel dirigere le partite". "Sono stato designato per diverse gare in team con arbitri italiani - ha aggiunto il belga Ceyssens - E' stato molto interessante vederli arbitrare ed apprezzare il modo che hanno di rapportarsi con i calciatori".
Ad accompagnare gli arbitri italiani in Portogallo sono stati Antonio Zappi (Componente Comitato Nazionale AIA - Project Manager - Member AIA National Committee - Delegato alla realizzazione e avvio delle attività Erasmus), Renato Faverani (Vice Responsabile Settore Tecnico AIA - Assistente internazionale nella Finale Germania - Argentina dei Campionati del Mondo del 2014), Christian Bellè (Settore Tecnico AIA - Coordinatore Scambi Internazionali , Referente di progetto delle iniziative estere), Valentina Garoffolo (Responsabile Modulo "Talent & Mentor Programme UEFA Referee Convention" - ex arbitro internazionale) e Federico Modesto (Componente Modulo "Talent & Mentor Programme UEFA REFEREE CONVENTION").
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)