L’errore come grande occasione per crescere, lezione di D’Ascanio della CAN

L’errore come grande occasione per crescere, lezione di D’Ascanio della CAN

Sezione di Casarano

L’obiettivo di ogni arbitro è minimizzare l’errore, in una tensione evolutiva che si avvicini al numero perfetto: lo zero. Tuttavia, nella vita come sui campi da gioco, l’errore è l’inevitabile mostro con cui confrontarsi ma, allo stesso tempo, il maestro dalle lezioni più proficue.

La riunione tecnica della Sezione di Casarano di mercoledì 2 febbraio ha ospitato Marco D’Ascanio della Sezione di Ancona, assistente arbitrale delle massime serie nazionali dopo aver maturato una ventennale esperienza come arbitro, sino alla Serie C.

Al saluto iniziale del Presidente Roberto Scolozzi, è seguito l’intervento di presentazione del Vicepresidente Alessandro Meleleo, ‘compagno di percorso’ con D’Ascanio per quattro anni, e del quale, grazie anche a questa sua prospettiva privilegiata, ha potuto evidenziare le qualità, non solo tecniche.

In effetti, delle qualità umane gli associati casaranesi hanno potuto presto saggiarne la consistenza, dell’umiltà in particolare, dacché l’ospite ha focalizzato il proprio intervento non sull’errore arbitrale in generale, come sarebbe stato lecito attendersi, ma sui propri errori; circostanza che ha creato un’immediata empatia con l’uditorio.

D’Ascanio ha, infatti, prontamente catapultato i giovani arbitri nelle situazioni più difficili, facendo loro analizzare le fattispecie concrete, alla ricerca dell’errore e delle ragioni che lo hanno determinato.

«Non autogiustificatevi mai quando commettete un errore; andate alla ricerca del perché; fate tesoro di quel che è accaduto e reagite, con serenità, immediatezza e soprattutto senza che quella mancanza possa diventare una ragione per abbattersi; continuate, invece, ad essere affamati». Con queste parole l’ospite anconetano ha così svelato la sua ‘formula segreta’ per convivere con l’errore.

Sbagliare è nella natura dell’uomo, di ogni uomo, giovarsi dell’errore, estrarne tutto il valore, è invece appannaggio di pochi, una dote che consente di migliorarsi e compiere i passi più importanti, anche quelli inattesi. Questa, in definitiva, è stata la lezione di Marco D’Ascanio.

 

In copertina Marco D’Ascanio in una foto di repertorio. In gallery alcuni momenti della riunione telematica.

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(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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