Marcenaro ospite a Trieste: arrivare alla gara preparati, ma non prevenuti

Marcenaro ospite a Trieste: arrivare alla gara preparati, ma non prevenuti

Sezione di Trieste

In una Stagione ricca di appuntamenti tra Riunioni Tecniche Obbligatorie, turni di Campionato e consueti allenamenti ai poli sezionali, c'è stata l'opportunità per la Sezione di Trieste di poter accogliere un ospite nazionale. Quest’anno è stata la volta di Matteo Marcenaro, arbitro della Sezione di Genova in forza alla Commissione Arbitri Nazionale, che ogni settimana viene designato per partite di Serie B o di Serie A.

Carattere timido, ma dal volto sorridente, il fischietto ligure ha aperto la riunione citando quelli che sono stati i suoi punti di riferimento, come Claudio Pieri e Stefano Farina, ex arbitri internazionali entrambi venuti a mancare di recente, ma anche Davide Ghersini, che oggi appartiene alla CAN insieme allo stesso Marcenaro. È stato proprio quest'ultimo a sottolineare l'importanza di trovare all’interno del gruppo dei punti di riferimento a cui ispirarsi e che spingano a dare sempre il massimo.

A questo proposito, l’ospite ha utilizzato un'immagine di un test atletico per far notare la differenza tra l'arbitro perdente, colui che non tocca la linea, e quello vincente, colui che tocca abbondantemente la linea. In modo deciso ha affermato: “Non dovete mentire mai a voi stessi accontentandovi di fare meno fatica, ma dovete sempre metterci quel qualcosa in più per raggiungere l’obiettivo”. Ha accompagnato, poi, gli insegnamenti ricevuti durante il suo percorso con dei video di alcune sue partite, chiedendo ai più giovani di partecipare attivamente nell'analisi di essi.

Durante questo confronto, l'arbitro genovese si è soffermato molto sul concetto di errore. In particolare, ha spiegato che ognuno deve avere la capacità di essere autocritico al punto giusto: “I primi giudici delle nostre prestazioni siamo noi stessi”. Marcenaro ha poi proseguito con la visione di filmati, comparando episodi tra loro molto simili per far notare che sugli sbagli commessi in passato, e rilevati prontamente dagli osservatori, ha lavorato tanto da migliorare le sue lacune.

Il messaggio di Marcenaro è stato chiaro e diretto: dare importanza a ciò che viene consigliato di migliorare e lavorarci settimanalmente. L’ospite ha concluso la riunione, infine, ricordando un insegnamento ricevuto da Stefano Farina, che evidenziò l'importanza della preparazione della partita: “È importante arrivare alla gara preparati, ma non prevenuti”.

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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