Maria Sole Ferrieri Caputi rappresenta gli arbitri al Festival dello Sport di Trento

Maria Sole Ferrieri Caputi rappresenta gli arbitri al Festival dello Sport di Trento

CPA Trento

In questi giorni la città di Trento pullula di vita, anche grazie a un clima autunnale di eccezionale mitezza, per le tantissime attività organizzate nella cornice del Festival dello Sport, una kermesse giunta alla sesta edizione e realizzata dalla Gazzetta dello Sport in collaborazione con Trentino Marketing. 

In occasione del Festival, i protagonisti dello sport italiano e internazionale entrano nelle vie e nelle piazze del capoluogo trentino, offrendo a cittadini e turisti la possibilità di assistere a interviste, discussioni e attività di avvicinamento a molte discipline sportive.

Sabato 14 ottobre nel Palazzo della Regione il giornalista esperto di calcio della Gazzetta dello Sport Matteo Dalla Vite ha intervistato Maria Sole Ferrieri Caputi, arbitro internazionale dal 2019 e dal 2021 a disposizione della Commissione Arbitri Nazionale di Serie A e B. 

Il giornalista ha chiesto a Ferrieri Caputi di ripercorrere la sua carriera arbitrale a un anno dal suo debutto nella massima Serie nazionale con la direzione della gara del 22 ottobre 2022 tra Sassuolo e Salernitana, passata alla storia come la prima gara di questa categoria diretta da una donna.

Un anno impegnativo e travolgente, ma durante il quale, secondo l’intervistata, la testa è rimasta sempre rivolta agli obiettivi. Tante emozioni, ma soprattutto nel post partita. Nella preparazione e sul terreno di giuoco invece nessun rito scaramantico, massima concentrazione e grande attenzione alla performance atletica, perché “La partita è sempre una prova, una specie di esame”. 

Nelle parole di Ferrieri Caputi, la consapevolezza di essere arrivata in alto dopo un percorso caratterizzato anche da momenti difficili: “Durante una carriera arbitrale di 16 anni, ci sono stati diversi momenti nei quali mi sono sentita scoraggiata: momenti poco piacevoli con i dirigenti delle squadre arbitrate, trasferte lunghe, infortuni. In particolare, è stata dura quando ho incontrato delle difficoltà atletiche. Allora mi sono chiesta: ho raggiunto il mio limite? Ma poi ho scoperto che con l’allenamento costante e mirato è possibile superare i limiti”. 

Positivo il rapporto con la tecnologia VAR, “angelo custode” per gli arbitri che rafforza la loro credibilità e aiuta a gestire meglio l’errore. “Quando ci si accorge di aver sbagliato, è normale che ci si abbatta – ha raccontato Ferrieri Caputi – ma si accetta l’errore più serenamente se il VAR può correggerlo e non si incide sulla partita”.

Durante l’incontro del Festival, un pubblico numeroso in sala e online con tante richieste di selfie e autografi prima e dopo l’intervista. Tra le tante persone accorse, anche un gruppo di circa venti giovani arbitri delle Sezioni trentine (Arco-Riva, Rovereto e Trento), che hanno riservato al fischietto livornese un caloroso benvenuto. 

Negli ultimi mesi, oltre alle soddisfazioni sul terreno di giuoco, Ferrieri Caputi si è trovata anche a fare i conti con una sfida inaspettata, la popolarità, che però va gestita con maturità: “Per il ruolo che ricopriamo, la visibilità non porta solo apprezzamenti, ma anche critiche e contestazioni. Bisogna essere consapevoli che al centro della partita ci sono i calciatori e dare il meglio di se stessi a prescindere da eventuali riconoscimenti o apprezzamenti. Come tutti, anche gli arbitri leggono le ‘pagelle’ dei giornali, ma ciò che conta è solo la valutazione dell’osservatore”.

Tra gli argomenti trattati durante l’incontro, anche il significato della storia di Ferrieri Caputi per le donne dell’AIA-FIGC, un gruppo in crescita e che ha raggiunto risultati ragguardevoli grazie all’impegno di molte e grazie alla maggiore attenzione che negli ultimi anni l’Associazione ha riservato alle giovani. Secondo Ferrieri Caputi “È importante che passi il messaggio che il calcio non è solo un gioco per ragazzi” e allo stesso tempo “Il complimento più bello che si possa ricevere è quando ti dicono che hai arbitrato bene una gara, senza fare riferimento al tuo genere”.

 

In Copertina: Ferrieri Caputi ai microfoni di Radio 1 Rai nell’area media del Festival dello Sport.

In Gallery:

1. e 2. Momenti dell’intervista: a sinistra Matteo Dalla Vite, a destra Maria Sole Ferrieri Caputi;

3. Ferrieri Caputi con gli arbitri trentini intervenuti al Festival dello Sport;

4. Un pubblico attento segue l’intervista;

5. Selfie e autografi per il pubblico.

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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