CRA Umbria
Il Presidente del Comitato Regionale Arbitri dell'Umbria, Nicola Fraschetti, è pronto a guidare gli arbitri, assistenti e osservatori regionali per la terza stagione consecutiva con progetti mirati alla crescita dell'intero organico.
Associato alla Sezione di Perugia dal 14 dicembre 2000, Fraschetti è stato protagonista in Serie C per cinque stagioni nel ruolo di assistente arbitrale. Nel 2021 è stato nominato Presidente del CRA Umbria, di cui a partire dal 2018 era già Componente, prima come segretario e responsabile della Prima Categoria e poi come vice presidente e designatore di Eccellenza.
Nella stagione precedente hai svolto per il secondo anno il ruolo di Presidente del CRA Umbria. Al netto delle esperienze che hai vissuto, ma anche di quelle che hai proposto e fatto vivere ai tuoi ragazzi, quali sono state le tue conclusioni di fine stagione?
“Un bilancio positivo sia dal punto di vista tecnico che associativo. Finalmente abbiamo concluso una stagione con regolarità dove tutte le componenti hanno potuto lavorare con continuità e serenità. I campionati si sono rivelati molto equilibrati in tutte le categorie con sfide complesse nelle quali abbiamo ben svolto il nostro ruolo. Prezioso il lavoro di reclutamento delle Sezioni che dona ottimismo per il futuro”.
Guardando al futuro, invece, quali sono gli obiettivi per la Stagione Sportiva 2023/2024?
“L’obiettivo è sempre la formazione: tecnica, atletica e comportamentale. Creare una sinergia con le Sezioni per formare i prossimi arbitri, assistenti e osservatori per le Commissioni arbitrali nazionali”.
Nella scorsa stagione con la Commissione hai proposto numerosi progetti per favorire la crescita tecnica e atletica degli associati, tra cui ad esempio quello di ‘match analysis’ e degli allenamenti congiunti tra Sezioni. Per quest’anno avete in mente nuovi progetti?
“Limitare un progetto ad una singola stagione ha senso quando è fallimentare. Riproporremo quindi entrambi i progetti con la maturità della passata stagione e con qualche piccola miglioria, ma ho chiesto anche alla Commissione di elaborare nuove idee e su questo conto molto sul contributo dei neo immessi”.
Sulla base di ciò quali sono le tue principali aspettative?
“Non mi piace parlare di aspettative perché è un atteggiamento passivo. Il movimento calcistico in Umbria è fortunatamente in ripresa e dobbiamo essere pronti e determinati a fare la nostra parte. Abbiamo lavorato molto sugli aspetti tecnici per colmare il gap lasciato dalla pandemia. Adesso è importante anche curare la personalità. Il tutto sempre con grande passione e divertimento”.
Cosa consiglieresti ai giovani arbitri e assistenti del CRA Umbria?
“Alle ragazze e ai ragazzi appartiene il futuro della nostra Associazione. Fare l’arbitro è una scuola di vita che nessun altro sport riesce a dare, una palestra che costantemente ci fa confrontare con i nostri limiti e insicurezze ma che ci arricchisce di esperienze utili anche per il futuro lavorativo. Il mio consiglio è quello di porsi degli obiettivi per la stagione, ambiziosi ma raggiungibili in un anno e di metterci tutta la passione possibile per centrarli, pianificando bene gli impegni scolastici o lavorativi. Come dico sempre ai miei figli, se qualcuno ci è riuscito allora si può fare”.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)