Partita del cuore per la Romagna: l'emozione raccontata dal giovane arbitro Alex Domeniconi

Partita del cuore per la Romagna: l'emozione raccontata dal giovane arbitro Alex Domeniconi

L'Associazione Italiana Arbitri ha partecipato alla partita del cuore per la Romagna, tra la Nazionale Cantanti e il Golden Team per la Romagna. Lo ha fatto con la squadra arbitrale scesa in campo, composta dal direttore di gara Antonio Rapuano (CAN - Sezione di Rimini), dagli assistenti Mattia Scarpa (CAN - Sezione di Reggio Emilia) e Alex Cavallina (CAN - Sezione di Parma), e dal IV ufficiale Alex Domeniconi (arbitro regionale di Prima Categoria- Sezione di Faenza).

A raccontare l'emozione vissuta è stato proprio il IV ufficiale di gara, che ha ripercorso non solo le sensazioni provate durante la partita, ma anche i giorni precedenti con le telefonate ricevute dal Vice Presidente dell'AIA Alberto Zaroli, dall'arbitro di Serie A Antonio Rapuano e dal Presidente della Sezione di Faenza Maurizio Marchesi.

"Durante uno dei primi giorni di luglio ho ricevuto una chiamata dal mio Presidente - ha detto Alex Domeniconi - nella quale mi chiedeva se avessi avuto qualcosa da fare la sera del 20 luglio, senza sapere cosa mi avrebbe aspettato gli ho dato immediatamente la mia disponibilità in quanto per me la Sezione e l'arbitraggio sono la mia priorità. Solo due giorni dopo ho scoperto la sorpresa che mi era stata riservata e che era davvero sopra ogni aspettativa immaginabile: fare il quarto uomo alla partita del cuore per la Romagna, tra la Nazionale Cantanti e il Golden Team per la Romagna. Trattenere l'emozione è stato impossibile per me, perché innanzitutto avrei partecipato ad un evento di beneficenza per la mia regione, colpita da una disgrazia enorme come l'alluvione che ha lasciato e lascia tuttora tanti danni e lavoro da fare, poi sarei sceso in campo assieme ad una terna della CAN composta da Antonio Rapuano, Mattia Scarpa e Alex Cavallina. Nei giorni successivi ho ricevuto le chiamate del Vice Presidente Nazionale Alberto Zaroli e dell'arbitro dell'incontro Antonio Rapuano che mi hanno spiegato il funzionamento della serata".

Poi il grande giorno, quello della partita. "L'emozione era tantissima, la partenza, il viaggio e il briefing prepartita con Antonio, Mattia ed Alex che da subito mi hanno messo a mio agio e mi hanno invitato a godermi la serata. Sin dall'arrivo allo stadio ho capito che la partita del cuore più che una semplice partita era un momento di grande festa e di spettacolo, anche grazie all'inserimento di regole speciali come il valore doppio dei gol da fuori area, l'espulsione momentanea con il cartellino blu di un giocatore della squadra in vantaggio di due gol e gli shootout alla fine di ognuno dei quattro tempi ridotti di gioco. Poi il saluto con le tante star dello spettacolo presenti e personaggi che hanno dato tanto al calcio come Arrigo Sacchi e Sebastiano Rossi, successivamente il riscaldamento e l'ingresso in campo, in uno stadio avvolto da un tifo caldissimo e un'atmosfera di serenità.

Infine la partita, come scritto prima, una grande festa dove si respirava sportività e voglia di divertirsi dal primo all'ultimo minuto, mantenendo comunque sempre un pensiero di riguardo alle persone colpite e sofferenti a causa dell'alluvione. Infine è stato per me un grande onore condividere il campo con Antonio, Mattia ed Alex, dai quali ho potuto imparare tanto sia in campo, vedendoli e sentendoli comunicare, sia fuori e ho condiviso con loro un'esperienza che difficilmente dimenticherò. Ora - ha concluso Alex Domeniconi - si torna al lavoro nella mia Faenza alluvionata, ferita, ma forte e determinata in attesa della prossime gare".

(Foto: Givova)

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(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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