Prevenzione, preparazione all’evento, motivazione; lezione del Responsabile CAN D Alessandro Pizzi

Prevenzione, preparazione all’evento, motivazione; lezione del Responsabile CAN D Alessandro Pizzi

Sezione di Catanzaro

Alessandro Pizzi, Responsabile della Commissione Arbitri Nazionale per la Serie D, è stato il gradito ospite della riunione tecnica del 25 marzo della Sezione di Catanzaro, svoltasi, nella circostanza, presso una sala della Provincia del capoluogo calabrese.

All’incontro hanno preso parte anche Franco Longo, Presidente del Comitato Regionale Arbitri della Calabria, molti presidenti delle consorelle sezioni calabresi e tutti gli arbitri calabresi inquadrati alla CAN D.

Ha introdotto i lavori, con la proiezione di due filmati, il Presidente sezionale Francesco Zangara: il primo video ha offerto in visione, all’ospite d’onore, una cartolina su Catanzaro ed i suoi dintorni. Il secondo ha invece presentato Alessandro Pizzi alla platea.  

Francesco Zangara ha voluto sottolineare, prima di cedere la parola all’ospite, la particolare sensibilità del Responsabile CAN D nella gestione dei suoi ragazzi, i quali hanno bisogno di formazione umana prima ancora che tecnica.

Franco Longo ha sottolineato il rapporto di collaborazione che intercorre tra i Comitati Regionali e la CAN D, rammentando un fatto molto significativo: Alessandro Pizzi, sino allo scorso giugno, è stato il Presidente del CRA Lombardia, quindi conosce molto bene il percorso di formazione dell’arbitro, dall’ambito regionale a quello nazionale.

Pizzi, dopo aver visionato con interesse i filmati, ha iniziato il suo intervento ponendo, alla platea, la seguente domanda: “Cosa passa per la testa di un arbitro di calcio durante una partita?”.

L’illustre relatore, per rispondere al quesito, ha tratto spunto da alcuni passi di un’interessante intervista, rilasciata dal mental - coach degli arbitri di calcio inquadrati nei ruoli della UEFA e ha esposto, in maniera chiara, una lezione di altissimo profilo, che ha spaziato dall’aspetto psicologico a quello motivazionale, senza trascurare l’aspetto tecnico.

Il relatore ha fornito, subito, un consiglio pratico ed un obiettivo immediato per gli arbitri, inquadrati nell’Organo Tecnico Regionale: “..Se vuoi arbitrare in Serie “D”..”, ha detto rivolgendosi ai giovani colleghi, “..ti devi allenare per raggiungere il tuo obiettivo e devi conoscere la strada che devi percorrere per arrivare all’obiettivo…”.

L’arbitro, ha aggiunto, deve mettersi in discussione e capire come gli errori possano diventare una fonte di crescita. Precisato tale fondamentale concetto, ha illustrato su cosa deve lavorare l’arbitro per adottare le decisioni corrette durante la prestazione, che deve essere sempre un passo avanti, pertanto deve avere la capacità di saper leggere la gara.

Tali concetti sono stati spiegati, in modo incisivo, mediante l’utilizzo di alcuni filmati. I video trasmessi hanno altresì illustrato concretamente cosa significa la presenza attiva dell’arbitro durante lo sviluppo del giuoco e come si costruisce la prevenzione.

Alessandro Pizzi ha aggiunto che la capacità di migliorare la lettura della gara si acquisisce attraverso l’esame dei propri errori che consentono, all’arbitro, di individuare le cause del perché si è sbagliato.

Il relatore ha puntualizzato che l’obiettivo che ci si prefigge si può raggiungere grazie al lavoro, all’impegno ed alla passione. Ha concluso la sua applaudita relazione, ricordando agli arbitri che non sono loro a decidere quanto tempo dedicare all’arbitraggio, “ma è l’arbitraggio a dire quanto gli dovete dedicare”. 

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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