CRA Calabria
La Stagione Sportiva degli arbitri calabresi entra nel vivo. Dopo i test atletici e il Corso di formazione per assistenti del 22 e 23 agosto, nei giorni 25 e 26 è stata la volta del raduno precampionato, svolto alla presenza del Componente del Comitato Nazionale dell’AIA Michele Affinito.
La prima parte dello stage ha visto la partecipazione degli osservatori e degli arbitri, compresi quelli della Prima Categoria, affinché potessero prendere spunto e motivazioni da quelli più esperti operanti nei massimi campionati regionali.
I lavori hanno preso il via nella mattinata con il primo intervento del Presidente del Comitato Regionale Franco Longo che sottolinea l’importanza di avere “un linguaggio tecnico unico” e che questa Stagione dovrà essere “caratterizzata da grande professionalità, un grande entusiasmo e tanto divertimento”.
Le attività tecniche sono iniziate con l’approfondimento della Circolare n°1 della Stagione Sportiva 2023/2024 a cura del Vice Responsabile e del Componente del Settore Tecnico dell’AIA Cosimo Bolognino e Alessandro Guerriero. Presente anche, sempre per il Settore Tecnico, il Componente del Modulo UEFA Talent & Mentor, Giuseppe Mandaradoni.
Subito dopo i test tecnici sono stati visionati filmati riguardati ‘Penalty e Area Incidents’ e ‘Hand Ball e Seriousness’, presentati anch’essi dal Settore Tecnico coinvolgendo gli i presenti e creando un vivace e fruttuoso confronto.
Nel pomeriggio gli interventi sono proseguiti con una digressione sulla preparazione atletica e sui risultati dei Test atletici di inizio Stagione ad opera del Referente Regionale Mario Sicilia, che ha sottolineato l’importanza della frequenza dei Poli di allenamento ai quali “bisogna partecipare col giusto atteggiamento per essere da esempio ai più giovani”. Contemporaneamente, il Componente Francesco Di Bellonia dava le disposizioni organizzative agli osservatori in merito la nuova Stagione. Il suo intervento è proseguito con lo studio dei criteri di valutazione di una prestazione arbitrale e la stesura della relazione. Il Presidente Longo, infine, ha sottolineato l’importanza della figura dell’osservatore per la crescita degli arbitri.
Il Componente Nazionale Michele Affinito ha parlato e si è confrontato con i giovani riguardo la figura dell’arbitro, sottolineando le tre competenze chiave che un direttore di gara deve possedere per superare le categorie: ‘knowledge, skills, attitude’, che portano ad un metodo chiaro e preciso.
Il Vice Presidente Giampaolo Bianchi ha proseguito i lavori dando le disposizioni necessarie agli arbitri per la corrente Stagione. In seguito, sono stati analizzati video concernenti i concetti della lettura tecnica della gara e la soglia di punibilità del fallo.
La prima giornata di raduno volge al termine con l’analisi di ulteriori video riguardanti spostamento e posizionamento sul terreo di gioco: gli arbitri inquadrati nell’organico di Eccellenza e Promozione sono stati seguiti dal Presidente Longo e dal Componente del Settore Tecnico Bolognino; gli arbitri di Prima categoria sono stati guidati dal responsabile Roberto Rispoli e il Collaboratore Giovanni Iachino. A quest’ultimi, Massimo Frangipane, ha esposto la compilazione del Referto arbitrale.
Il secondo giorno, dopo il benvenuto del Presidente Longo e di Michele Affinito agli assistenti, il Componente Francesco Genovese ha introdotto la mattinata con l’analisi dei video che riguardavano il team work arbitro / assistenti e le competenze del ruolo che ricopre quest’ultimo sul terreno di gioco.
Caratterizzante per gli Assistenti calabresi è stato l’intervento dell’AVAR Salvatore Longo, che ha descritto la sua esperienza sul campo e successivamente augurato a tutti di poter raggiungere i propri obiettivi stagionali.
Ha avuto modo di raccontare ai presenti, la propria storia, l’attrice calabrese Annalisa Insardà, ex calciatrice a livello agonistico. L’artista ha sottolineato le difficoltà che ha incontrato lungo il suo percorso professionale, ma che comunque l’essere calabrese non deve essere considerato come un limite per la realizzazione dei propri sogni perché “non deve esistere il concetto di inferiorità, ma il concetto di eguaglianza”.
Dopo una serie di saluti istituzionali il raduno si è concluso, uno stage memorabile che nella serata del primo giorno ha visto addirittura la presenza di un Dj e i ragazzi fare quattro salti a suon di musica per alcuni minuti. Qualcosa di trasgressivo rispetto ai rituali canoni di compostezza degli arbitri? No, solo un tocco di leggerezza all’evento, propedeutica alla concentrazione mantenuta il giorno dopo nel seguire i lavori tecnici.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)