CAN C
Tra gli approfondimenti sull’aspetto comportamentale e le diverse argomentazioni tecniche si sta svolgendo a Pisa, presso il Centro Preparazione Olimpica di Tirrenia, il raduno mensile della Commissione Arbitri Nazionale per la Serie C. Una tre giorni che si concluderà domani e che ha già visto tra i relatori il Responsabile della CAN Gianluca Rocchi e il Responsabile del Settore Tecnico dell’AIA Matteo Trefoloni.
Alla presenza istituzionale del Componente Nazionale dell’AIA Stefano Archinà, il Responsabile CAN C Maurizio Ciampi ha accolto ieri pomeriggio arbitri e assistenti e ha dato inizio alla full immersion tecnica. Il saluto di Archinà ha proceduto la disquisizione tecnica di Matteo Trefoloni, inerenti DOGSO e SPA, e la somministrazione del test regolamentari agli arbitri, a cura del Responsabile del Modulo Regolamento del Settore Tecnico, Marco Landucci. Intorno alle 17 c’è stato l’intervento del designatore della Serie A Gianluca Rocchi, che si è soffermato molto sul ruolo di quarto ufficiale, che gli arbitri di Serie C rivestono anche nelle gare del campionato di Serie B.
A seguire i Componenti CAN C Gianluca Cariolato e Fabio Comito hanno parlato del team work, quindi della collaborazione arbitro – assistente, specificando le rispettive competenze e le modalità di intervento per prevenire ingerenze.
L’allenamento serale ha concluso l’intensa giornata di lavori.
Nella mattinata odierna, dopo che anche il gruppo assistenti ha eseguito i test sul regolamento, spazio a una lunga e articolata match analysis, coordinata dal Responsabile Maurizio Ciampi, che ha spaziato sulle varie tematiche tecniche, come i falli in area di rigore. Ciampi, insieme ai Componenti Oberdan Pantana, Pasquale Rodomonti e Nicola Ayroldi, si è altresì soffermato sull’aspetto comportamentale degli arbitri in momenti critici della gara, come in occasione di gravi falli di gioco e di scorrettezze tra avversari: diversi sono stati i casi esaminati, in particolare quelli che hanno generato una reazione o una mass confrotation, e come il direttore di gara sia intervenuto per fronteggiarle, indicando all’occorrenza i correttivi e l’eventuale comportamento mancato in fase di prevenzione.
Le attività di perfezionamento sono continuate tornando sulla collaborazione della squadra arbitrale, fondamentale anche ai fini della credibilità della terna. Tuttora sono in corso con altra match analysis.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)