Raduno di metà Campionato. Grande entusiasmo per la ripartenza

Sezione di Udine

Occhi vispi, ragazzi divertiti e con “una voglia incredibile di esordire in campo, il prima possibile”, come detto da Jonah, uno degli ultimi arbitri entrati nella Sezione “Gino Nais”. È stato questo, ma anche molto altro, a contraddistinguere il raduno sezionale di metà Stagione, svoltosi presso la “Sala Multiseum” del centro commerciale “Città Fiera” di Martignacco.

Un evento iniziato con i quiz regolamentari, con la loro correzione, che si è basata sull’interazione, vedendo come grandi protagonisti gli ultimi corsisti. Questi hanno dimostrato fin da subito tutta la loro voglia di trovarsi già nelle situazioni descritte dalle domande. Il raduno ha visto la partecipazione di ragazzi molto eterogenei tra loro: dai neofischietti a quelli che aspirano alla promozione al Comitato Regionale Arbitri.

Per questo, serviva qualcosa che agisse da collante, gettando al contempo anche le basi per un legame più forte tra la Sezione e i suoi associati. Tutto è partito da una domanda apparentemente semplice del Presidente sezionale Cristian De Franco: “Come stiamo? In un periodo come questo, vittima di continue emergenze, la mente potrebbe giustamente pensare ad altro, e i libri di scuola possono sembrare molto più voluminosi della nostra voglia di scendere in campo”. Il Presidente ha però anche ricordato quanto sia importante applicare “la regola dei 5 secondi”, così lanciata da un uomo che in termini di resilienza non ha nulla da invidiare a nessuno: Alex Zanardi.

“Secondo questo campione di vita e di sport, - ha affermato il Presidente - è in momenti come questi che se tieni duro e se provi ad andare avanti per altri 5 secondi, a volte accadono delle cose che ricostruiscono il tuo coraggio e aumentano la fiducia in te stesso”. Mentalità, fiducia e voglia di mettersi in gioco sono alcune delle componenti fondamentali dell’attività, ma non le uniche: durante il suo intervento, il Vicepresidente e Organo Tecnico di Seconda Categoria, Denis Trusgnach, ha focalizzato l’attenzione dei presenti su tre elementi, da lui chiamati “i tre pilastri dell’arbitraggio”.

“Il primo è il Regolamento, la cui conoscenza aiuta a scendere in campo con maggiore forza e tranquillità. Il secondo è l’aspetto atletico, poiché è solo unendo la corsa all’aspetto mentale che si può diventare dei veri atleti, allenandoci, e ripetendo solo tre parole: correre, correre, correre. L’ultimo punto è formato da tutti quegli strumenti di cui disponiamo, dai fischietti ai cartellini, ma che è solo in presenza dei precedenti due che aiutano a raggiungere i livelli più alti” ha affermato il Vicepresidente.

“Questo raduno, - ha affermato il Presidente - che è una nuova occasione per rincontrarsi, dopo l’ennesimo stop dall’attività sezionale dal vivo, e per conoscere i nuovi arrivati all’interno del nostro mondo arbitrale, è stato da più parti percepito come un ulteriore momento necessario per unire la nostra famiglia, la Sezione di Udine”. Una famiglia che si chiede come stanno i suoi Componenti, e che si unisce con massima solidarietà e sostegno nei confronti della popolazione ucraina, omaggiata con un minuto di silenzio durante lo stesso raduno.

La Sezione ha voluto celebrare anche coloro che vengono definiti con affetto come “i padri nobili”, ovvero tutti quei colleghi che sono nella “famiglia AIA” da parecchi anni. Persone che giorno dopo giorno dimostrano tutta la propria passione e dedizione verso l’attività arbitrale e associativa. Sono state infatti conferite delle targhe celebrative a Dante Virili e Walter Stringaro, rispettivamente per i loro 70 e 60 anni di tessera, mentre Gianfranco Beltrame ed Ennio Re sono stati premiati per i loro 50 anni all’interno dell’AIA.

 

In copertina, Componente del Settore Tecnico Giuseppe D’Onofrio, il Presidente sezionale Cristian De Franco e il Vicepresidente Michelangelo Tranchina.