Raduno metà Campionato CAN D, la carica dei 700: per la prima volta l’Organico al completo si riunisce congiuntamente

Raduno metà Campionato CAN D, la carica dei 700: per la prima volta l’Organico al completo si riunisce congiuntamente

CAN D

Seconda giornata di lavori per la CAN D guidata dal Responsabile Alessandro Pizzi impegnata nel Raduno di Metà Campionato a Varese, con la mattinata divisa in due distinte fasi: gli arbitri in aula si sono concentrati sul Teamwork con i Componenti Daniele Martinelli, Mirko Zannier e Giuseppe D’Amelio, gli assistenti hanno iniziato il loro raduno sui campi di Capolago e Gavirate per sostenere i test atletici, nello specifico il 5x30 metri. A coordinare i lavori il Responsabile del Modulo Preparazione Atletica del Settore Tecnico Gilberto Rocchetti su un campo e il Responsabile per la CAN D Ismaele Morabito sull’altro, insieme ai preparatori Alessandro Magro, Michele Piovesan, Piero Del Zoppo, Pierpaolo Carella, Diego Saccinto, Pierluigi Colombo e Andrea Battaglia. A supervisionare Giacomo Passalacqua e Luigi Gianturco del Modulo Biomedico e i fisioterapisti Valentino Zagheno e Nicolò Serato.

Per gli arbitri c’è stata la possibilità anche di confrontarsi con il Responsabile della CON Dil Luca Gaggero, il quale ha mostrato le statistiche sulle risultanze fin qui: “Siamo alla ricerca della qualità arbitrale – ha spiegato Gaggero-. Per un osservatore dalla tribuna la più grossa difficoltà è se supportarvi nelle decisioni dubbie o meno. Personalità, soglia del fallo o contrasto regolare, soglia del provvedimento disciplinare: questi i parametri basilari sui quali valutare la vostra prestazione”.

La ripresa dei lavori congiunta, dopo pranzo, ha piacevolmente stupito per le proporzioni della sala: tra arbitri e assistente erano presenti quasi 700 associati. Il colpo d’occhio del verde diventa, dopo i difficili anni di restrizioni dovute alla pandemia, un messaggio di speranza per l’Associazione tutta.

“Un Dirigente dell'AIA ha il dovere di non nascondere a una platea di arbitri e assistenti nazionali che il momento che stiamo vivendo è complesso, ma lo supereremo – ha ribadito il Componente del Comitato Nazionale Antonio Zappi -. Voi però pensate soprattutto al campo, perché avete il dovere di tenere alta l’asticella tecnica di questa Associazione e di portarne sempre in alto i valori tecnici. Tra i tanti risultati raggiunti, voglio commentare la pagina degli esordi alla CAN C, che si è aperta a dimostrazione del lavoro tecnicamente fatto fin qui da voi e dalla Commissione. Prendete spunti e appunti da chi indossa le tute blu, dai vostri formatori. Il futuro appartiene a chi sa sognare: sappiate sognare in grande”.

Congedando gli arbitri, Alessandro Pizzi ha detto: “Le cose costruite con la fatica, quelle che si inseguono e si cercano, sono quelle che poi danno più soddisfazione: questo è un messaggio che vale per tutti noi, e che deve spronarci a fare sempre meglio.

Matteo Trefoloni e Renato Faverani, rispettivamente Responsabile e Vice Responsabile del Settore Tecnico, hanno prima lavorato al match analysis con le clip di un video test, poi somministrato i quiz tecnici ed infine  hanno approfondito con gli assistenti i termini del Fuorigioco: “Ragioneremo, dalla CAN alle Sezioni, sempre nel solco della formazione top down, sulla punibilità del fuorigioco, ovvero quando il calciatore viene coinvolto nel gioco attivo, sempre riferendoci alle famiglie del fuorigioco – ha spiegato Trefoloni -. Un tema sul quale lavoriamo come Settore Tecnico da almeno due anni”.

Gli altri approfondimenti della giornata sono stati condotti dai Componenti Andrea Crispo, Massimiliano Rosi e Simone Manzini.

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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