CAN D
A Sportilia si chiude il Raduno Precampionato per gli arbitri della CAN D e si aprono le porte agli assistenti, con la Commissione guidata dal Responsabile Alessandro Pizzi che ha accolto a Spinello di Santa Sofia i promossi dalle Regioni. Arbitri che hanno concluso i lavori con gli interventi dei Componenti Valentina Finzi, che ha trattato del quarto uomo, Mirko Zannier e Simone Ponzalli.
“Troverete continuità nel lavoro di questa Commissione – ha spiegato Pizzi -. Ma ricordatevi che quello che è un traguardo, un soffitto che diventa un pavimento, nasce un nuovo stimolo di ripartenza. Piedi a terra ma pronti a prendere il volo. La quasi totalità di voi ha esordito l’hanno scorso in Serie D: significa molto nel lavoro sinergico che facciamo con i Comitati Regionali e Provinciali da qui provenite. Siete i principali ambasciatori di quanto la nostra passione sia formativa e possa far crescere anche umanamente”.
A Sportilia, “Da sempre la Casa estiva degli arbitri italiani” – come è stata più volte definita – sono giunti il Vice Presidente dell’AIA Duccio Baglioni e la Componente del Comitato Nazionale Katia Senesi. “Siate molto orgogliosi di essere qui: iniziate a viaggiare, a fare incontri nuovi e conoscere persone e colleghi – ha detto il Vice Presidente Baglioni -. Avete una Commissione formata dai migliori dirigenti che la nostra Associazione possa mettervi a disposizione: ad Alessandro Pizzi va il nostro grazie per il grande lavoro fatto dall’inizio della scorsa Stagione e fino a qui. Vivete l’arbitraggio come una passione e ricordatevi che siete arbitri nella vita di tutti i giorni. “Siete il volto dell’AIA, e non può che essere pulito”.
“Dovete essere consapevoli che il prossimo step, ovvero la CAN C, per voi implica l’approdo al calcio professionistico: per questo è necessario un approccio professionale sin da ora– ha spiegato in seguito Senesi -. Qualcuno di voi ha impiegato più di dieci anni per arrivare qui: ripagate gli sforzi fatti fin qui mettendo ancora più impegno. È un momento importante per voi e per la vostra crescita, l'AIA punta su arbitri e assistenti ad alta formazione, qui l'asticella si alza di molto e si migliora più velocemente”.
Spostamento e posizionamento degli assistenti sono stati illustrati dai Componenti Simone Manzini e Massimiliano: “La priorità dell’assistente il fuorigioco, per il quale serve allineamento e contatto visivo con l’arbitro, mantenendo uno spostamento laterale dando la fronte al terreno di gioco – così Rosi nel suo intervento -. Peculiarità del ruolo poi la concentrazione, che deve essere ai massimi livelli: l’evento, ricordatelo, è sempre dietro l’angolo”. Teoria che si è stata tradotta in pratica poi con il primo allenamento sui campi Scirea e Gabetto.
I quiz tecnici sono stati somministrati dal Settore Tecnico, con il Responsabile Matteo Trefoloni e i Vice Renato Faverani e Gianluca Vuoto. A loro la supervisione anche del videotest sulle famiglie del Fuorigioco, tradotto in lavori di gruppo, con gli assistenti divisi in undici team.
In conclusione, ancora il Vice Presidente dell’AIA Duccio Baglioni: “Sono tante le priorità nell’agenda del Comitato Nazionale, tra le quali il tema della violenza: gli arbitri in campo non vanno toccati. Su questo siamo pronti a gesti eclatanti”.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)