Modulo Talent & Mentor
Il secondo giorno del raduno “Talent & Mentor” del Futsal ha avuto inizio con i test atletici coordinati dai Componenti del Modulo Preparazione Atletica Marco Ladisa e Ismaele Morabito nonchè del Modulo Bio-Medico Lorenzo Beni.
La squadra dei Mentor, nel frattempo, si è confrontata con gli organizzatori dell’evento per riflettere sui punti di forza e debolezza dei Talent valutati fino a questo momento, e su come sviluppare la road map del prosieguo della Stagione.
Il Coordinatore Domenico Guida ha quindi analizzato i dati ricevuti dai formatori, relativamente alle prime visionature effettuate: “Cercate di pianificare le attività formative in modo dinamico e non sottovalutate il percorso di preparazione atletica. Lavoriamo sugli aspetti caratteriali e comportamentali di ognuno di essi attraverso l’autovalutazione e la consapevolezza delle aree di miglioramento.”
Angelo Galante si è concentrato, invece, sui capisaldi dell’arbitro del Calcio a 5: “Partiamo dalle basi: curate la gestualità, il posizionamento e lo spostamento con esercitazioni sul campo. Solo perfezionando i fondamentali possiamo orientare il focus a un livello più alto”.
Con il rientro dei Talent in aula, la didattica è proseguita analizzando nuovamente i videotest del giorno precedente che sono stati argomento di discussione per i gruppi di lavoro formatisi nel corso della prima giornata. È stata l’occasione sia per i Talent sia per i Mentor, di mettere in discussione le proprie risposte date prima dei focus analizzati dal Responsabile del Modulo Formazione per il Calcio a 5 Andrea Liga.
Il teamworking è proseguito con l’analisi degli episodi visionati e valutati da gruppi formati tra regioni miste, propedeutici al raduno, e sviluppatisi attraverso incontri online organizzati tra i Talent e i Mentor dei CRA coinvolti. Ogni singolo arbitro, quindi, è stato relatore condividendo con tutta la platea i risultati di questo studio.
Matteo Trefoloni, Responsabile del Settore Tecnico, si è congratulato per la qualità del lavoro svolto dai ragazzi: “L’Italia è una delle scuole più importanti del Futsal nel mondo. Non dovete essere qui a Coverciano pensando di aver raggiunto un traguardo: questo è un punto di partenza, una scuola dove si impara. Arbitrare è sapere che cosa accadrà nei prossimi 5 secondi. Sto arbitrando e sto pensando a cosa accadrà dopo, quindi sto già vivendo il momento successivo e se me lo posso permettere con l’immediatezza del gioco del Futsal, è un successo. Avete trattato gli episodi nei gruppi di studio con l’occhio clinico dell’osservatore. Il Settore Tecnico si complimenta con voi per la precisione con cui avete analizzato le prestazioni sotto ogni aspetto”.
Luca Marconi ha salutato quindi i partecipanti: “Se pensate che l’impegno massimo possa essere dieci, è ora di considerare il valore cento. Il Presidente Alfredo Trentalange, il Comitato Nazionale, il Settore Tecnico, i vostri Responsabili: siamo tutti pronti a festeggiare con voi i successi solo quando saremo certi che abbiate sfruttato ogni opportunità messavi a disposizione per raggiungere gli obiettivi. Dovrete trasmettere quanto appreso e confrontarvi con i vostri colleghi che non hanno avuto l’opportunità di far parte di questo progetto. Oggi iniziate un percorso, essere qua ha arricchito il bagaglio personale di ognuno di noi. Adesso tornate nelle vostre Sezioni e nei vostri Comitati Regionali a raccontare quello che avete fatto qui a Coverciano”.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)