Riparte con un boom di iscrizioni il Campionato della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale

Riparte con un boom di iscrizioni il Campionato della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale

Domani prenderà avvio il Campionato della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale. Dopo lo stop forzato a causa della pandemia e la ripresa, nella scorsa Stagione Sportiva, solo dal mese di gennaio, sabato 29 ottobre i calciatori scenderanno nuovamente in campo in Piemonte e in Emilia Romagna, poi, a seguire, anche in altre dieci regioni.

Si tratta di un Campionato di calcio a 7 rivolto ad atleti con disabilità, seguito dal Componente del Comitato Nazionale Alberto Zaroli, in rappresentanza del Comitato e del Presidente Alfredo Trentalange, che da sempre è molto vicino al mondo della disabilità e del volontariato. “Questo è un progetto educativo e sociale notevole, che ci arricchisce e ci fa crescere. Arbitrare questi ragazzi ci consente di riscoprire il significato più autentico dello Sport” ha affermato Zaroli.

Questo progetto, inizialmente denominato “Quarta Categoria”, per indicare che si tratta di una realtà diversa da quella del calcio tradizionale, è nato in Lombardia e, in seguito, ha coinvolto altre regioni. Il 30 gennaio 2019 è stata una data storica, in quanto la FIGC ha portato il calcio per disabili all’interno della Federazione ed è nata così la Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale. “L’obiettivo che la FIGC si è prefissata - ha affermato Zaroli - è quello di portare all’interno della Federazione tutto il mondo delle disabilità e far approdare il calcio alle Paralimpiadi. La nostra Nazione è la prima ad avere una Divisione dedicata al Calcio Paralimpico, pertanto, siamo orgogliosi di far parte di questo progetto”. Notevoli passi avanti sono stati fatti durante la scorsa Stagione. È stata infatti data la possibilità di partecipare a tale Campionato non solo agli atleti con disabilità intellettive, relazionali e psichiatriche, ma anche fisiche e sensoriali.

Nell’ambito di questo progetto fondamentale è la formazione degli arbitri. Con l’inizio della nuova Stagione, ha preso infatti avvio un ciclo di incontri in videoconferenza con i Referenti Regionali del Progetto della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale, che hanno il compito di formare un gruppo di arbitri specializzati per questa tipologia di partite. “I giocatori che partecipano - ha spiegato Zaroli - vogliono essere trattati come atleti perché sono degli atleti. Quindi i nostri arbitri devono comprendere il contesto e applicare il Regolamento”.

Il primo incontro si è svolto nella serata di martedì 25 ottobre e ha visto la partecipazione di Giovanni Sacripante, Responsabile della FIGC della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale. “Quest’anno la Divisione sta crescendo tantissimo, infatti, abbiamo più di 140 squadre iscritte e tantissimi tesserati. Questi numeri record sono stati possibili grazie a tre fattori. In primis, allo sforzo delle società, dei volontari e delle famiglie, che vedono in questa competizione una grande opportunità di integrazione, di socializzazione e di sport”. Inoltre, fondamentale è stato il contributo dato da tutte le componenti che hanno lavorato per far crescere il movimento, dalla Federazione all’AIA. “Quando scendete in campo per arbitrare queste partite con il vostro mix di competenza tecnica e di passione, ci permettete di fare la differenza. Per questo ringrazio il Presidente dell’AIA Alfredo Trentalange e Alberto Zaroli che è il nostro punto di riferimento. Terzo fattore è stato l’innovazione: abbiamo fatto uno sforzo incredibile in termine di integrazione dei sistemi informatici volendo portare la DCPS all’interno dell’ecosistema Federale”.

L’incontro è proseguito con Maria Carmela Corrado, Responsabile dell’Ufficio Sviluppo tecnologico e dei sistemi informativi della FIGC, che ha spiegato come usare il portale della Federazione nel quale inserire i rapporti di gara.

In chiusura dell’incontro, Alberto Zaroli, ringraziando gli ospiti, ha affermato: “I Referenti devono essere consapevoli della storia, del percorso e dell’importanza che questo Campionato riveste per la Federazione e per la nostra Associazione. Per noi questa è un’attività nobile, un mondo che ha dei valori etici particolari e farne parte è un grande privilegio”.

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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