Riparte il Campionato della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale

Riparte il Campionato della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale

Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale

Lo scorso fine settimana ha preso il via il Campionato della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale (DCPS). Si tratta di un Torneo di Calcio a 7, rivolto ad atleti con disabilità, che si disputerà in quasi tutte le regioni italiane e si concluderà nel mese di giugno con le Finali nazionali.

“Questo è  un Campionato che ci dà tante emozioni e soddisfazioni dal punto di vista dell’esperienza che si vive. Vi consiglio di andare sui campi della DCPS perché vedrete tanti sorrisi e tante situazioni che fanno riacquistare fiducia nel valore dello sport. Anche gli arbitri che partecipano a questo progetto ne escono arricchiti dal punto di vista emotivo ed esperienziale. Sono i valori che dobbiamo portare avanti”. Queste le parole del Vicepresidente dell’Associazione Italiana Arbitri Alberto Zaroli, Responsabile fin dall’inizio per l’AIA del Progetto della Divisione, durante l’incontro con i Referenti Regionali.

Inizialmente questo Campionato era denominato “Quarta Categoria”, per indicare che si trattava di una realtà diversa da quella del calcio tradizionale; le prime esperienze sei anni fa in Lombardia e, in seguito, il coinvolgimento delle altre regioni. Il 30 gennaio 2019 è una data storica in quanto la FIGC ha portato il calcio per disabili all’interno della Federazione, prima nel mondo, ed è nata così la Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale.

“Questo Campionato ha avuto una grande crescita, sia in termini di regioni coinvolte sia di gare, avendo sempre più visibilità a livello mediatico e riscuotendo tanta attenzione non solo a livello sportivo, ma nelle istituzioni, in considerazione del fatto che questo è il vero sport, aperto a tutti, indipendentemente dalle diverse abilità” ha affermato Zaroli. “Stiamo partecipando alla crescita di un movimento che potrà diventare un punto di riferimento non solo in Italia, ma anche a livello europeo e mondiale, con prospettive concrete perché nuove esperienze internazionali si possano concretizzare a breve”.

È stata data la possibilità di partecipare a questo Campionato non solo agli atleti con disabilità intellettive, relazionali e psichiatriche, ma anche fisiche e sensoriali. In particolare, la Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale avrà in prospettiva anche la gestione del Campionato degli Amputati e probabilmente del Campionato degli ipovedenti, che, dal punto di vista regolamentare, si discosta molto dal calcio tradizionale.

Le partite devono essere dirette da arbitri regionali che operano a livello di Eccellenza e Promozione o di Serie C1 del Calcio a 5. Compito dei Referenti Regionali è quello di formare un gruppo di arbitri specializzati per questo tipo di partite e, in seguito, designarli durante il Campionato. “Questo è un vero Campionato federale, ciò significa che l’arbitro deve comprendere il contesto in cui opera e deve essenzialmente far rispettare il Regolamento, che è quello del giuoco del calcio con qualche piccola modifica” ha affermato il Vicepresidente Zaroli.

Nelle scorse settimane si sono svolti i Test Match, che sono serviti a definire il collocamento delle squadre nei tre livelli di gioco previsti. Il primo livello è quello delle squadre con minor difficoltà e quindi tecnicamente più brave, mentre il terzo livello è quello con i calciatori che presentano minori abilità.

Lo scorso fine settimana il Campionato della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale ha preso il via in cinque regioni: Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Lazio e Marche. Poi, il 4 novembre, sarà la volta di Liguria, Toscana, Veneto e Lombardia nel secondo concentramento regionale a Milano. L’11 novembre il Campionato inizierà in Abruzzo, Puglia, Basilicata, Sardegna e Sicilia nel concentramento di Catania. Il 18 novembre, invece, in Umbria e Sicilia nel secondo concentramento regionale a Palermo. In seguito, prenderà il via anche in Calabria e Campania. Si giocherà quindi in 16 regioni, coinvolgendo praticamente tutto il territorio nazionale con un numero di squadre iscritte e di atleti tesserati impensabile solo pochi anni fa.

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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