Sezione di Chiari
Nella serata di giovedì 11 maggio, in occasione dell’ultima Riunione Tecnica della corrente Stagione Sportiva, gli associati clarensi hanno avuto l’onore e la fortuna di ospitare l’arbitro Internazionale Daniele Chiffi della Sezione di Padova.
Un premio, come lo ha definito in apertura il Presidente di Sezione Marco Vanoli: “Abbiamo notato in voi impegno e dedizione nell’affrontare questa annata, quindi, come vi avevamo promesso al raduno di settembre, siamo qui questa sera con un premio per voi, così dovete vivere questo momento con Daniele, ve lo siete meritati e questo deve essere il punto di partenza sul quale costruire la prossima Stagione. Ringrazio il nostro Sergio Ranghetti per l’intercessione e l’aiuto nell’organizzazione di questa serata”.
In seguito, la parola è passata all’arbitro internazionale, il quale ha lasciato libertà di scelta ai presenti circa il modo di impostare la riunione, con un dialogo oppure con una lezione frontale. Senza esitazione, gli associati hanno optato per il dialogo, ponendo poi all’ospite numerose domande e curiosità grazie alle quali sono emerse varie tematiche e riflessioni.
“Non ho mai giocato a calcio ed ho iniziato ad arbitrare per caso, grazie a mio padre che un giorno si è presentato a casa con un volantino della locale Sezione di Padova. All’inizio quasi non sapevo cosa fosse la Serie A, essendo io impegnato nell’atletica; poi pian piano che si scalano le categorie e ci si avvicina sempre di più al vertice si inizia a sognare, fino a quando il sogno diventa realtà”. Queste le parole di Chiffi in risposta ad un giovane arbitro che gli ha chiesto come si fosse approcciato al mondo dell’arbitraggio e con quali aspettative. Daniele ha poi aggiunto: “È vero, ora sono in Serie A, ma il percorso non è stato né semplice né casuale, le delusioni ne sono parte integrante e devono essere un punto di forza per crescere, spesso solo in seguito si capisce a fondo questa cosa”.
L’ansia da trasformare in risorsa grazie alla consapevolezza dei propri mezzi, la coesistenza tra vita privata e vita arbitrale, i ricordi più belli e quelli più brutti sono stati alcuni dei temi trattati. Ovviamente l’ospite ha affrontato anche l’argomento del VAR: “Ricordatevi che noi siamo un servizio al gioco del calcio e ciò che deve renderci più felici è non aver influito sul risultato di una gara portando così giustizia ed equità, realtà che l’avvento della tecnologia ha reso sempre più solida; successivamente viene il punto di vista personale, di analisi e comprensione dell’errore, con conseguente ricerca delle soluzioni da adottare per potervi porre rimedio”.
Dopo aver consegnato a Chiffi un piccolo omaggio in ricordo dell’importante serata trascorsa e prima di sottoporlo ad una notevole prova si stress con foto e autografi, ampiamente superata con il sorriso e la spontaneità che lo contraddistinguono, il Presidente Vanoli ha così chiuso la riunione: “Siamo nel vivo delle fasi finali dei Campionati e sono certo che da questo incontro ci saranno tante cose da portare dentro di sé per affrontarle al meglio, continuate ad avere fame e a sognare”.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)