Sezione di Pavia
“Per me la Sezione è stata da sempre considerata come un padre: da quando avevo 16 anni mi ha insegnato dei valori a cui ancora oggi, da adulto, sono molto legato”. Ha esordito così Francesco Fiore, assistente di Serie A e B proveniente dalla Sezione di Barletta, che è stato accolto a braccia aperte dalla Sezione di Pavia in qualità di ospite nazionale.
“Una caratteristica che non dovete perdere mai è la fedeltà, - ha continuato Fiore – bisogna sempre essere fedeli alla propria passione, ai propri sogni e al desiderio interiore di non arrendersi al primo ostacolo incontrato”.
In seguito, ha affermato che un buon arbitro deve avere, tuttavia, anche altri requisiti fondamentali per essere definito come tale. In prima battuta, deve essere un esempio per gli altri, un modello da seguire. Questo vuol dire fare qualcosa di diverso dagli altri nella normalità. A questo proposito, l’assistente ha citato prima l’educazione, poi il rispetto e la solidarietà come capisaldi importanti per la carriera di qualunque sportivo.
Fiore ha spiegato, inoltre, l’importanza della passione, definita da lui stesso come “benzina che ci permette di correre a cento chilometri orari”. Senza, è davvero difficile cercare di raggiungere il successo.
“Non abbiate paura di soffrire, – ha aggiunto – fa parte dell’arbitraggio. È un elemento imprescindibile per essere soddisfatti una volta che si è raggiunto un proprio obiettivo. Per questo vi dico di vincere le sfide con lealtà, senza mai prendere delle scorciatoie. Ricordatevi che un’esperienza negativa è una maestra di vita”.
Poi il suo discorso è passato su un piano maggiormente motivazionale, suggerendo agli associati presenti di essere sempre competitivi, anche quando le cose sembrano non andare per il verso giusto, e di avere costantemente fame.
“Dovete mordere nell’aglio e dire che è dolce. La costanza di questo gesto vi restituirà cento volte indietro tutti i sacrifici che avete fatto. Perché perseverare non è diabolico, ma è la qualità più umana che esista”.
Al termine di una serata davvero coinvolgente e interessante, Fiore è riuscito, pertanto, a stimolare nei presenti la voglia di mettersi in gioco, che li saprà già guidare dal loro prossimo fischio all’interno del rettangolo verde.
Per concludere, dopo aver ricevuto dal Presidente Emilio Zanotti un piccolo pensiero per omaggiarlo della sua presenza, Fiore ha insistito anche sul concetto dell’audacia. “Il coraggio è fondamentale nella vita. Ci vuole coraggio per avere successo. Ci vuole coraggio per essere diversi ed esperti. Abbiate coraggio! Amate e credete nei vostri sogni, proteggeteli e custoditeli perché solo voi sapete quanto valgono davvero!”. Questa è stata l’ultima frase di Francesco Fiore prima di salutare tutti i presenti, augurando loro una bellissima carriera.
In gallery:
1. L'Ospite nazionale Francesco Fiore in posa per la consueta foto di rito;
2. Scorcio della platea;
3. Francesco Fiore intento a tenere la Riunione Tecnica agli associati presenti;
4. Il Presidente Emilio Zanotti che consegna l'omaggio di benvenuto a Fiore
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)