Rocchi: “Prima della gara ti viene dato il pallone perché devi prendertene cura”

Rocchi: “Prima della gara ti viene dato il pallone perché devi prendertene cura”

Sezione di Milano

La Sezione di Milano “Meazza-Campanati” è lieta di aver ospitato Gianluca Rocchi, Responsabile della Commissione Arbitri Nazionale di Serie A e B, tramite il progetto che porta alle Sezioni grandi figure del mondo arbitrale.

Nella grande sala sezionale, piena di ospiti e associati, fra cui molti dei 52 arbitri neo-immessi, dopo una breve introduzione del Presidente Jacopo Ceccarelli, è stato proiettato un video celebrativo della carriera sul campo di Gianluca realizzato per l’occasione, al termine del quale è stato aggiunto il video girato dall’ospite stesso prima della sua ultima partita diretta in Champions League.

Gianluca ha rivissuto con piacere quelle belle emozioni, e dalla fine di una carriera sul campo si è riagganciato subito all’inizio di altre, infatti, ha chiesto agli associati che avrebbero esordito domenica cosa non si deve dimenticare un arbitro. Le risposte sono state fra le più disparate: cartellini, fischietto, concentrazione. La risposta giusta è fischiare i falli, ovvero il compito che definisce l’arbitro, il cuore di ogni sua prestazione, il motivo per cui è in campo.

Un altro concetto importante espresso dall’ospite riguarda il rapporto fra il pallone e l’arbitro. Infatti, Rocchi ha affermato che esso viene affidato all’arbitro prima della gara come monito del suo compito: curarlo. L’arbitro deve quindi assicurarsi che il pallone e il gioco più in generale non vengano trascurati, ma anzi protetti e salvaguardati. Proprio per questo motivo l’arbitro assegna un calcio di punizione come risarcimento del danno causato se un calciatore commette fallo.

Gianluca ha poi mostrato dei video esplicativi proprio di questo concetto, che può essere applicato anche ai provvedimenti disciplinari. Infatti, se il danno causato è notevole, non può bastare il solo provvedimento tecnico per risarcirlo, per questo motivo l’arbitro ammonisce ed espelle.

Per applicare nella pratica questo concetto è fondamentale capire di calcio, in modo da poter comprendere e valutare quando effettivamente sussiste un danno al gioco; importante è guardare chi è in possesso del pallone e in che direzione va dopo un contatto fra calciatori. In occasione di una contesa fra due calciatori, infatti, nella maggior parte dei casi, è quello che arriva per primo sul pallone a subire fallo su un eventuale contrasto successivo. Oppure, se un attaccante è in possesso del pallone e progredisce verso la porta avversaria, difficilmente potrà commettere fallo su un difensore che lo insegue.

Per crescere sul primo aspetto, il consiglio di Rocchi è uno: guardare tante partite di Serie A, ma non solo. “Noi siamo al servizio del gioco, e più lo conosciamo e viviamo di esso, più saremo in grado di salvaguardarlo poi in campo” ha affermato.

Per concludere l’incontro, Gianluca ha risposto alle domande e curiosità degli associati, riguardo sia la sua esperienza sul campo sia quella attuale.

 

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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