Samuele Agarossi e il potere della volontà

Samuele Agarossi e il potere della volontà

Sezione di Cremona

All’età di 19 anni è impossibile fermare un ragazzo quando si prefigge un obiettivo. Questo è il caso di Samuele Agarossi, giovane associato della Sezione di Cremona che, spinto dalla passione per lo sport e per il calcio, ha deciso di iscriversi al corso per diventare arbitro.

Samuele frequenta il quinto anno del liceo scientifico, è prossimo alla maturità e ha la volontà di iscriversi all’università alla facoltà di fisica. Fin qui il ritratto del classico adolescente con la passione per lo sport, però a Samuele raggiungere questi obiettivi costa un sacrificio maggiore rispetto ai suoi coetanei a causa di una disabilità motoria.

“Conoscendo Samuele, la prima cosa che ho notato è stata la sua voglia di indipendenza. - ha detto di lui il Presidente di Sezione Gian Mario Marinoni - Lo accompagna una difficoltà di coordinazione degli arti, ma grazie all’abnegazione che mette nelle cose che fa, questa gli permette di raggiungere da solo i suoi obiettivi. Per tre mesi è venuto ogni sabato in Sezione a seguire le lezioni del corso, nonostante abitasse lontano da Cremona, per poi risultare il migliore all’esame. In seguito, è riuscito a superare le visite mediche specialistiche che hanno accertato il possesso dei requisiti necessari, permettendogli così di scendere in campo”.

Alle squadre della delegazione di Cremona è arrivato così un comunicato stampa congiunto da parte della Lega Nazionale Dilettanti e della Sezione AIA di Cremona con il quale si è avvisato che sui campi della provincia sarebbe arrivato Samuele Agarossi, un arbitro che avrebbe potuto avere qualche difficoltà sotto l’aspetto atletico, ma capace di compensare queste mancanze con la passione in ciò che fa.

Parlando con il giovane associato cremonese, sono emersi significativi dettagli della sua vita: “Devo confessare che nasco come appassionato di motori - ha ammesso Agarossi - ma le mie amicizie hanno saputo farmi amare il calcio.  Qualche anno fa, dopo aver smesso di praticare questo sport, ho nuovamente avuto la voglia di mettermi in gioco quando, un pomeriggio, sul pullman di ritorno a casa da scuola, ho visto il volantino del Corso Arbitri della Sezione di Cremona”.

Avendo giocato a calcio in passato e sentendosi chiedere cosa si prova a dirigere una gara anziché giocarla, Agarossi ha risposto: “Le prime partite sono state impegnative, perché mi sono reso conto di avere una grande responsabilità, ma man mano che ho proseguito, tutto è diventato più facile”. Così Samuele non si è arreso alle difficoltà e grazie anche all’aiuto del tutor, che gli ha dato numerosi consigli, è riuscito a superarle.

“Finora ho diretto 8 partite e, dopo aver avuto il supporto del tutor nelle prime, ora le sto arbitrando da solo e sto applicando tutti i consigli che mi sono stati dati” ha detto il fischietto cremonese. Parlando in particolare della sua prima gara senza tutor ha dichiarato: “Per me è stata una partita normale come le altre perché conoscevo i miei compiti e ho cercato di adempierli al meglio come sempre”.

“Samuele è sicuramente un esempio per i suoi coetanei - ha chiosato il Presidente Marinoni - la sua forza di volontà è l’aspetto che maggiormente lo contraddistingue, grazie ad essa è capace di superare qualsiasi difficoltà. Io e tutta la Sezione di Cremona siamo al suo fianco in questo percorso dandogli il nostro supporto come squadra”.

 

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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