Tattica e arbitraggio, la lezione di Edoardo Raspollini a Gradisca

Tattica e arbitraggio, la lezione di Edoardo Raspollini a Gradisca

Sezione di Gradisca d’Isonzo

Tattica e concentrazione, elementi imprescindibili per preparare una partita. Non solo dal punto di vista delle squadre, ma anche dell’arbitro. A spiegarlo è stato Edoardo Raspollini, assistente arbitrale in forza alla Commissione Nazionale per la Serie A e B, ospite mercoledì 14 dicembre della Sezione AIA di Gradisca d’Isonzo. Giunto da Livorno, il suo nome era stato scelto come Ospite Nazionale per il Comitato friulano, unendo all’importante incontro anche i saluti e la cena di Natale con tutti gli associati.

Nella cornice della Sala del Consiglio comunale di Gradisca, Raspollini ha così raccontato la propria esperienza e impartito una lezione sui concetti fondamentali per un fischietto a partire dalla passione che muove ognuno nello scendere in campo e nell’affrontare ogni partita con determinazione, puntando a raggiungere sempre nuovi traguardi. “Nella mia Sezione ho chiesto ai più giovani quale fosse il loro obiettivo - ha raccontato - spero che ognuno di voi possa riuscire a raggiungere la ‘propria’ Serie A”.

“Essere ambiziosi non vuol dire essere presuntuosi” ha poi precisato, guardando in particolare i tesserati più giovani. Porsi delle sfide, infatti, non significa pensare di essere in grado di poter arbitrare l’indomani la finale della Coppa del Mondo, anzi è un percorso a tappe: “L’arbitraggio non è una corsa dei 100 metri, ma è più simile a una maratona” è stata l’analogia evidenziata. Per fare questo, ovviamente, è imprescindibile la dedizione all’allenamento, che guarda non solo alla gara del weekend bensì a tutto il percorso.

Infatti, se un arbitro oggi può dirigere gare fino a 50 anni, è fondamentale saper costruire un fisico e una mentalità adeguata. Una forma mentis che passa certamente per gli insegnamenti dati a suo tempo da Stefano Farina, che lo stesso ospite ha conosciuto personalmente e che si possono riassumere nella figura di chi - al novantesimo minuto di una partita - non ha paura di fischiare rigore quando vede il fallo in area, indipendentemente dalle reazioni che potrà provocare in campo o sugli spalti, sicuro della propria decisione.

Diversi anche i video mostrati alla platea, in gran parte dedicati a episodi vissuti da Raspollini in presa diretta. Importante il momento di confronto, come sottolineato dal Presidente della Sezione, Roberto Semolic: “Ringrazio Edoardo per questa bellissima riunione, è riuscito a trasmettere valori importanti ai tanti ragazzi presenti”. La serata è stata anche l’occasione per applaudire l’ingresso di cinque nuovi osservatori nell’organico: Salvatore Angelo, Andrea Feleppa, Gabriele Galiussi, Sevdalin Pistis e Stefano Toselli.

 

 

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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