Tiziano Reni: "Gruppo toscano motivato e ambizioso, adesso piede sull'acceleratore"

Tiziano Reni:

Tiziano Reni, riconfermato per la terza stagione consecutiva alla guida del Comitato Regionale Arbitri della Toscana, è sicuro che questa possa essere l’annata decisiva per il gruppo degli arbitri toscani.

Associato dal 1998, appartenente alla Sezione di Pistoia, con una carriera che lo ha visto arrivare in organico CAN C da arbitro, per poi intraprendere l'esperienza da dirigente prima nel Settore Tecnico Arbitrale ed in seguito nella Commissione Arbitri Interregionale, dove è stato Componente per ben quattro stagioni. È Presidente del CRA Toscana dalla Stagione Sportiva 2021/2022.

È iniziata la tua terza stagione alla guida degli arbitri toscani. Qual è il bilancio dopo questi primi due anni?

“Il primo anno è stato una 'full immersion' dedicata alla comprensione di dove eravamo e soprattutto alla ricerca di un ordine logico alle centinaia e centinaia di cose da fare. Abbiamo provato a dare subito un'impronta chiara al lavoro da fare con i ragazzi, possibilmente senza commettere grandi errori. Nella seconda stagione, una volta compresa la strada da perseguire e presa confidenza con i ragazzi, abbiamo cominciato ad approfondire ed intensificare il lavoro. Abbiamo cercato di trasmettere l'importanza del comportamento, senza però mai mettere in secondo piano la formazione e la tecnica. Il nostro provvisorio bilancio è quindi composto da motivazione, entusiasmo, tecnica ed umanizzazione”.

Su cosa si concentrerà maggiormente il lavoro nella Stagione Sportiva 2023/2024?

“Dopo due anni passati nel costruire un gruppo solido fatto di uomini e donne motivati ed entusiasti, preparati e consci dei propri obiettivi, credo sia arrivato il momento di mettere il piede sull'acceleratore. Il calcio è uno sport dinamico, divertente ed il fattore arbitro, per stare in linea con le continue evoluzioni, non può far altro che essere un passo avanti, parte attiva del movimento. Per far questo dobbiamo essere pronti ad alzare il livello tecnico del nostro 'modus arbitrandi': meno interruzioni, più coraggio decisionale. I calciatori vogliono giocare e noi dobbiamo essere in grado di farli giocare. Come? Conoscendo il calcio e avendo intuito tattico”. 

Pregi e difetti del gruppo toscano?

“Ho tra le mani un gruppo motivato ed appassionato. Giovani preparati, affamati ed ambiziosi. Il fattore esperienza è la garanzia che rende solida l'intera struttura. L'unico punto debole potrebbe risultare la non totale consapevolezza dei propri mezzi. Saremo al loro fianco per motivarli in ogni momento”.

Tranne qualche piccola modifica, la Commissione è la stessa di inizio presidenza. Quanto contano i Componenti in questo percorso?

“Due anni fa ho scommesso su un gruppo di amici, un mix tra competenza, esperienza e fattore umano. È stato subito un matrimonio felice, fatto di compromessi, reciproca fiducia e condivisione di successi e sconfitte. Per questo, nonostante come in tutti i matrimoni vi siano stati e vi saranno sempre panni sporchi, una volta lavati in famiglia, il passo continua a essere spedito verso la meta. Senza questa squadra al mio fianco non esisterebbe il nostro ambizioso e complesso progetto”.

La Toscana conta ben 15 Sezioni, che ruolo giocano durante l'arco della stagione?

“Se gli amici Componenti ricoprono un ruolo fondamentale in questa 'mission', i 15 Presidenti Sezionali sono essenziali affinché il gruppo possa risultare vincente. Ogni progetto, idea o sogno messo in campo dalla Commissione, senza il supporto e la spinta dei 'miei' Presidenti, non potrebbe prendere il volo. La condivisione ed il confronto sono all'ordine del giorno, conosciamo tutto l'uno degli altri ed è grazie a questa reciproca fiducia che la Toscana risulta essere una formula vincente”.

Si avvicina il periodo del raduno precampionato. Nelle stagioni precedenti l'organico si è sempre ritrovato nel rinomato centro di Sportilia. Quest'anno quale sarà la cornice del primo appuntamento stagionale?

“Purtroppo Sportilia ha chiuso i battenti e non nascondo che per me sia stato un triste epilogo. Anche per la nostra regione, ospite della storica struttura per due inizi di stagione, è stato un brutto colpo, ma ci siamo rimboccati le maniche ed abbiamo subito trovato una location eccezionale. Chianciano Terme ci ospiterà a cavallo tra agosto e settembre; circa cinquecento ragazzi e ragazze appartenenti a tutti gli organici regionali, e tutti per almeno una notte, metteranno in mostra il lavoro svolto durante l'estate, pronti per affrontare al meglio questa nuova entusiasmante stagione”.

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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