Tre giorni a Verbania per gli arbitri abbiatensi

Tre giorni a Verbania per gli arbitri abbiatensi

Sezione di Abbiategrasso

Sono ormai pronti alla ripartenza dei Campionati più di 50 associati della Sezione di Abbiategrasso che per tre giorni hanno passato insieme a Verbania momenti importanti per l’esperienza arbitrale, non solo per la routine e la ritualità che ha in sé ogni raduno, tra test atletici e quiz, ma anche per la consapevolezza dell’obbiettivo comune, ovvero quello di finire ogni gara a testa alta e con la fierezza di avere dato il massimo in campo.

Sono stati tre giorni fondamentali, dopo i tre mesi di pausa estiva, che hanno riportato gli arbitri abbiatensi a correre sul campo tutti insieme, attività molto motivante per l’intera squadra.

“Noi non sappiamo quale potrebbe essere la nostra ultima partita, per questo dobbiamo dare sempre il massimo ad ogni fischio, ad ogni inizio” – queste le parole del Presidente della Sezione di Abbiategrasso, Pietro Gentili, ai propri associati. Questo motto ha assunto un valore molto importante dentro ognuno dei presenti, nell’ottica del percorso che dovranno affrontare non solo durante la Stagione Sportiva, ma anche in tutta la loro carriera arbitrale.

“Diamo sempre il massimo senza trovare scuse – ha aggiunto Gentili – impariamo anche a lavorare in gruppo perché insieme si cresce meglio, l’unione fa la forza”. Questa non è stata solo una frase fatta per i partecipanti alla tre giorni di Verbania, ma una certezza ben visibile dopo il tempo trascorso insieme che ha trovatoconferma tra sguardi e mani tese verso l’alto.

Questi sono stati momenti formativi anche grazie alla collaborazione del Settore Tecnico dell’AIA rappresentato dal Componente del Modulo Regolamento e Perfezionamento Tecnico, Luca Valeriani della Sezione di Lecco, il quale ha spiegato ai presenti la nuova Circolare n. 1 e le nuove direttive IFAB sull’interpretazione del fuorigioco.

In chiusura di raduno un ultimo messaggio di Gentili ai propri associati: “Per noi essere arbitri vuol dire essere sé stessi fuori o dentro il campo, far rispettare il Regolamento e farsi rispettare, non solo sul terreno di giuoco,ma anche a scuola, al lavoro e in ogni altro aspetto di una partita impegnativa, chiamata vita”.

 

In gallery:

  1. Test atletici;
  2. Test atletici;
  3. L’intervento del Presidente Gentili ai propri associati;
  4. Valeriani durante la spiegazione del materiale del Settore Tecnico;
  5. Gli associati abbiatensi in aula.

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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