Sezione di Taurianova
Gli arbitri della Sezione di Taurianova potranno certamente raccontare a lungo l’esperienza fatta con l’internazionale Maurizio Mariani, giunto a Taurianova lo scorso 2 maggio, come stabilito dal programma dell’AIA centrale, nell’ambito delle visite sorteggiate degli associati di vertice nelle sezioni.
Una giornata intensa iniziata nel primo pomeriggio con un allenamento guidato dal fischietto di Aprilia presso l’impianto sportivo ‘Morreale – Proto’ di Cittanova, in un momento di crescita e di condivisione per i giovani arbitri, che hanno colto l’opportunità per chiedere consigli all’ospite sulla preparazione atletica.
Mariani ha voluto ricordare la sua esperienza presso la Scuola Navale Militare ‘Morosini’ di Venezia e come questa abbia contribuito alla formazione del carattere che l’ha spinto fin da giovanissimo a frequentare il Corso Arbitri, presso la Sezione della città lagunare.
Alla fine di questo primo impegno pomeridiano, i partecipanti si sono recati nella Sala Consiliare di Taurianova, ritrovando gli invitati delle consorelle calabresi e altri ospiti, per l’attesa lezione tecnica di Maurizio.
I lavori sono stati aperti dal Presidente di Sezione Adriano Polifrone. Presenti, tra gli altri, Il Sindaco della città Rocco Biasi, il Componente del Comitato Nazionale dell’AIA Stefano Archinà e il Componente del Comitato Regionale Calabria Salvatore Prestileo.
L’arbitro di Aprilia ha iniziato la lezione presentando una serie di slide, tra le quali una famosa citazione del compianto Stefano Farina: “Fare l’arbitro vuol dire fare qualcosa con amore, sapersi rialzare dopo ogni caduta”.
Soffermandosi su questa celebre frase, Mariani ha voluto inviare a un messaggio ai più giovani, evidenziando come nessuno dei presenti è stato mai costretto a fare l’arbitro, ma si tratta bensì di una libera scelta della quale ognuno deve provare fierezza e stima.
Il miglioramento dell’arbitro non è una chimera, ma è necessario studiare ed aggiornarsi, oltre a possedere un’ottima preparazione atletica, ha proseguito il relatore “con la consapevolezza che la direzione di una gara nasconde sempre numerose insidie”.
Al termine l’ospite internazionale si è concesso alle domande degli arbitri taurianovesi, che sono state diverse e tutte interessanti, tra le quali il rapporto con il VAR e l’importanza della concentrazione.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)